Patto Nazareno: deputato M5s lo denuncia in Procura
"Facciamo scricchiolare ancor di piu' il patto del Nazareno! Passaparola! Ho depositato un esposto-denuncia alla Procura di Roma affinche' provvedano ad accertare l'esistenza e il contenuto del Patto del Nazareno fra Renzi e Berlusconi".
Ad annunciarlo su Facebook il deputato pentastellato Andrea Colletti che spiega: "In particolare ho chiesto di verificare se il loro Patto sia stato effettivamente preordinato - come molti sostengono con forti argomentazioni - a pilotare illegittimamente le riforme in atto nel paese e a decidere chi nominare come futuro inquilino del Quirinale, trasformando la nostra Repubblica democratica in una dittatura mascherata".
Il deputato M5s allega quindi il contenuto dell'esposto-denuncia dove si legge: "I contorni di tale Patto (del Nazareno) sono alquanto fumosi giacche' ignoto ne e' il contenuto, ignoti ne sono i sottoscrittori, oltre a coloro gia' citati (Renzi e Berlusconi, ndr), ed ignoti ne sono i garanti".
E ancora: "Inizialmente si pensava che tale Patto fosse circoscritto alla redazione di una legge elettorale strumentale agli interessi dei rispettivi partiti (Pd e Fi) per cercare di escludere gli altri da una libera e democratica competizione elettorale". Ma Colletti, nella sua denuncia di 31 pagine nelle quali cita tra gli altri direttori di quotidiani come Maurizio Belpietro o Antonio Padellaro, e giornalisti come Federico Geremicca e Marco Damilano oltre a costituzionalisti e politologi, sostiene che il Patto del Nazareno sia da mettersi in relazione anche alle riforme costituzionali, alla giustizia penale e alle nomine della Consulta e del Csm.
E ancora: "Inizialmente si pensava che tale Patto fosse circoscritto alla redazione di una legge elettorale strumentale agli interessi dei rispettivi partiti (Pd e Fi) per cercare di escludere gli altri da una libera e democratica competizione elettorale". Ma Colletti, nella sua denuncia di 31 pagine nelle quali cita tra gli altri direttori di quotidiani come Maurizio Belpietro o Antonio Padellaro, e giornalisti come Federico Geremicca e Marco Damilano oltre a costituzionalisti e politologi, sostiene che il Patto del Nazareno sia da mettersi in relazione anche alle riforme costituzionali, alla giustizia penale e alle nomine della Consulta e del Csm.
E infine, anche con la nomina di un nuovo presidente della Repubblica: "Il patto del Nazareno conterrebbe anche linee guida per la nomina del futuro presidente della Repubblica - si apprende nell'esposto M5S - o comunque indicazioni di un vero e proprio veto sulla candidatura di Romano Prodi alla successione a Giorgio Napolitano che e' tornata al centro della discussione e potrebbe secondo alcuni concretizzarsi entro luglio 2015".