BARI - “Nel Partito democratico pugliese stanno volando botte da orbi, ma il collega Ruggiero Mennea lo chiama ‘avviare un confronto’. Un tentativo patetico di difendere quello che è indifendibile e raggiungere una missione impossibile: che cioè due anime sempre più inconciliabili trovino una sintesi, quella filogovernativa, di appoggio e continuità al Governo ancora in essere, e quella che contesta sempre più apertamente quanto fatto, dimenticandosi però le proprie responsabilità e il proprio ruolo in questi dieci anni disastrosi per i pugliesi. E cercando furbescamente sponde e consensi anche nel centrodestra e nell’opposizione, pur di guadagnare consensi. O cercando addirittura di apparire un giorno l’una e un giorno l’altra, sempre per acquisire credibilità e una sorta di immacolato candore rispetto a scelte e iniziative da condividere e dalle quali smarcarsi secondo convenienza e calcolo. Sia l’una che l’altra sono palesemente nel torto, come ben sanno quanti hanno avuto a che fare con la sanità pugliese durante i due mandati amministrativi a guida Vendola: ma, pur essendo un ‘confronto’ a orologeria, ad uso e consumo delle primarie, ci si dimentica che la vera posta in gioco è la Puglia e non solo la conquista della Regione Puglia, cioè i cittadini con i loro problemi e le continue emergenze e non le poltrone. E allora, c’è qualcuno che nel Pd ha il coraggio di ammettere apertamente le proprie colpe nel fallimento generalizzato, pronto ad assumersi le proprie responsabilità , e di conseguenza a farsi da parte? Ne dubito, francamente. Per questo, il ‘confronto’ appare solo un patetico tentativo di acquisire visibilità e consenso, tra favorevoli e contrari, o di mischiare le carte, senza alcuna vera utilità per la collettività : anzi è destinato ad alimentare ulteriore confusione e a fare ulteriori danni. Con buona pace del collega Mennea”. A riferirlo in una nota il Presidente del gruppo regionale del Nuovo Centrodestra Antonio Camporeale.