Salento vs Ciociaria: piccole start-up nascono

di Francesco Greco - S. MARIA DI LEUCA (Le) – Salento vs Ciociaria. Insieme sulla strada dell’autovalorizzazione delle risorse ambientali e umane, delle eccellenze del territorio in tema di bellezze paesaggistiche, artistiche, prodotti della terra, dell’ingegno, ecc. che emergono da un passato contaminato di futuro.

   Piccole start-up nascono anche al tempo della precarietà, per sfidarla a viso aperto e si posizionano per intercettare il futuro, le grandi opportunità offerte, anche o soprattutto al tempo della crisi ciclica (interpretando l’etimologia cinese del termine). “Il futuro dei giovani – ha ammonito Giulio Sparascio, presidente Cia – è nella terra”. Intesa nel senso più ampio e ricco di valori e simboli.
   In videoconferenza dalla sala-conferenze dell’hotel “Terminal” di Leuca, (dalla Ciociaria si sono collegati con la sede il Credito Cooperativo di Paliano, nel Frusinate), Lazio e Puglia si scambiano emozioni, visioni, chiariscono a se stessi la propria mission, illustrano le buone pratiche cui hanno dato vita, quasi sempre dopo aver studiato lontano da casa: e dunque sono tornati per riscoprire radici nobilissime, donare le loro conoscenze, il know-how acquisito alla propria terra vista con uno sguardo nuovo, dialettico, colmo di luce e d’amore.

   Nello specifico: una coop. giovanile ciociara che valorizza il lavoro e la creatività dei detenuti dando loro la luce della speranza, in Salento invece, la storia della libreria “Idrusa”, di Alessano, che offrendo editoria di qualità ha appena festeggiato 10 anni di attività e della coop. “Freedom” di Ugento che ha reso più organico e razionale il lavoro di valorizzazione delle bellezze naturali del Capo di Leuca. Politici e decisori dei due territori (da Paliano, dove si apprende hanno seminato il nostro grano, qualità “Senatore Cappelli”, a Ugento) ascoltano e prendono appunti.

   E dunque il seminario “Ciociaria e Salento: Terre di emozioni. Generazioni a confronto” (finanziato dall’agenzia nazionale per i giovani, in valere sul programma “Gioventù in azione” 2007-2013, azione 5.1 Dialogo strutturato) ha fatto il bilancio dell’ultimo anno e messo in campo 10 amministrazioni virtuose: oltre a Paliano, Piglio, Bellegra e Vallepietra per il Lazio, Alessano, Castrignano del Capo, Andrano, Morciano di Leuca, Specchia e Ugento per la Puglia. Supporti: il Gal Capo di Leuca e il Consorzio Pro Loco di Leuca.

   “Abbiamo lavorato per creare un legame stabile fra le due terre – spiega Fabiana Renzo, laureata in Scienze della Comunicazione a Roma – per un progetto di sviluppo locale di lungo-medio periodo, per costruire opportunità di incontri, sociali e cooperativi, nel rispetto delle specificità locali”. Fa eco il project manager Antonio Renzo: “In un anno, sono stati coinvolti ben 46 giovani nell’elaborazione di un piano di sviluppo territoriale che valorizzi le potenzialità del territorio e agro-alimentari di queste due Regioni”.

   Che hanno fatto proprio il motto della Roma imperiale: “Res, non verba”. Queste piccole start-up sono il segno di un’inversione di tendenza, dicono di un Sud che ha nelle mani il proprio destino, scriverlo da solo partendo da quel che offre la propria terra. Che crede in se stesso, nelle sue energie creative e imprenditoriali, che non si arrende, ha maturato autostima, si mette in gioco (e come abbiamo visto in rete) e ogni mattina butta il cuore oltre l’ostacolo, e chiede pane e dignità. Peccato che la politica dei luoghi comuni e dei pregiudizi cristallizzati continui ancora a “leggerlo” ansioso di assistenzialismo e “bamboccione”.

   Le nuove generazioni smentiscono la famosa frase del Cavour postunitario ai meridionali: “Non vi resteranno nemmeno gli occhi per piangere”. Al contrario: al Sud invece restano gli occhi, le braccia, la mente e soprattutto il cuore.