BARI - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dal Presidente, Onofrio Introna, sulle conseguenze del disegno di legge di stabilità 2015 presentato dal Governo alle Camere, che prevede misure con effetti estremamente penalizzanti per le Regioni.
“Considerato che – si legge nell’odg - l'ulteriore riduzione delle risorse a carico delle Regioni a statuto ordinario, previsto dal disegno di legge di stabilità , rischia di compromettere l'efficace attuazione delle politiche regionali mettendo a rischio il soddisfacimento dei livelli essenziali delle prestazioni in sensibili settori di intervento (sanità , trasporti, servizi sociali), il Consiglio regionale della Puglia ‘fa appello al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Economia a voler considerare le conseguenze che questi tagli arrecherebbero ai bilanci e alle politiche delle Regioni, rilanciando il tema dell'investimento pubblico e utilizzando il semestre europeo a conduzione italiana per promuovere un cambiamento delle politiche fiscali, unico modo per colmare il gap di investimenti che zavorra la crescita potenziale europea e in particolare di quelle regioni, come quella pugliese, dove le premesse sono un dato ormai acquisito, non trascurando la necessità non più rinviabile di rinnovare la stessa Unione fondandola la sua azione sul principio di sussidiarietà ”.
Con questo documento, inoltre, l’Assemblea pugliese “impegna la delegazione dei Parlamentari pugliesi a voler adottare gli opportuni interventi in sede di approvazione della legge di stabilità 2015, a sostegno delle richieste delle Regioni interessate, per ridurre le ricadute penalizzanti sul sistema delle Regioni a statuto ordinario, con particolare riferimento alle pesanti ripercussioni sulle politiche di sviluppo delle Regioni del Mezzogiorno, causate dal disegno di legge in discussione”.
“Considerato che – si legge nell’odg - l'ulteriore riduzione delle risorse a carico delle Regioni a statuto ordinario, previsto dal disegno di legge di stabilità , rischia di compromettere l'efficace attuazione delle politiche regionali mettendo a rischio il soddisfacimento dei livelli essenziali delle prestazioni in sensibili settori di intervento (sanità , trasporti, servizi sociali), il Consiglio regionale della Puglia ‘fa appello al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Economia a voler considerare le conseguenze che questi tagli arrecherebbero ai bilanci e alle politiche delle Regioni, rilanciando il tema dell'investimento pubblico e utilizzando il semestre europeo a conduzione italiana per promuovere un cambiamento delle politiche fiscali, unico modo per colmare il gap di investimenti che zavorra la crescita potenziale europea e in particolare di quelle regioni, come quella pugliese, dove le premesse sono un dato ormai acquisito, non trascurando la necessità non più rinviabile di rinnovare la stessa Unione fondandola la sua azione sul principio di sussidiarietà ”.
Con questo documento, inoltre, l’Assemblea pugliese “impegna la delegazione dei Parlamentari pugliesi a voler adottare gli opportuni interventi in sede di approvazione della legge di stabilità 2015, a sostegno delle richieste delle Regioni interessate, per ridurre le ricadute penalizzanti sul sistema delle Regioni a statuto ordinario, con particolare riferimento alle pesanti ripercussioni sulle politiche di sviluppo delle Regioni del Mezzogiorno, causate dal disegno di legge in discussione”.