Tagli ospedali Bat, Mennea: “Nulla di vero, solo un maldestro tentativo di manipolare la sanità in chiave elettoralistica”

BARI - “Chi si sta agitando contro la chiusura di un reparto o la soppressione di posti letto lo fa facendo in malafede, ben consapevole del fatto che non esiste alcun piano di riordino ospedaliero e che quindi nulla accadrà di quello che si sta dicendo”. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea getta acqua sul fuoco delle polemiche scoppiate negli ultimi giorni in relazione ad alcune notizie circolate dopo la diffusione di alcuni pezzi della bozza del piano elaborato dal settore sanità della Regione.

“Una bozza che è solo una proposta dell’apparato tecnico, ma che sarà oggetto di integrazioni e modifiche”, evidenzia Mennea, “anche alla luce di quello che accadrà nei prossimi mesi a livello nazionale. Si sta infatti parlando di nuovi tagli alle Regioni e, in particolare, alla sanità, che senso avrebbe dunque approvare ora un piano di riordino se poi si dovrà nuovamente rivederlo? Per questo il Partito Democratico ha invitato il governo regionale a sospendere qualsiasi provvedimento in tal senso. Anche perché, tra l’altro, non ha senso approvare un piano di riordino, che è una sorta di piano regolatore della sanità, a pochi mesi dalle elezioni regionali, che in un verso o nell’altro, segneranno un cambio alla guida della nostra Regione. E’ giusto, dunque, che siano il nuovo governatore, il nuovo assessore alla sanità e il nuovo consiglio regionale a prendersi la responsabilità delle scelte”.
Ad ogni modo Mennea sottolinea che “tutte le valutazioni degli ultimi giorni sono inappropriate”. “Lanciare allarmismi è fuorviante”, accusa il consigliere regionale del Pd, “un modo maldestro di strumentalizzare un argomento serio e sensibile, che non può essere manipolato in chiave elettoralistica”.

L’unico atto ufficiale ad oggi è il piano di emergenza/urgenza, che rappresenta un punto di partenza in vista del piano di riordino ospedaliero. “E su questo sento di condividere le preoccupazioni e le giuste rimostranze del sindaco di Canosa di Puglia”, mette in risalto Mennea. “Ho già parlato con l’assessore alla sanità, chiedendogli di rivedere il piano, soprattutto in considerazione del fatto che la Bat è già stata fortemente penalizzata nel corso degli anni rispetto alle altre province. Sono fiducioso che la situazione possa essere recuperata”.
“Sul pronto soccorso di Trani, invece, sono state dette delle inesattezze”, prosegue il consigliere regionale del Pd. “Da una lettura attenta del piano emerge che il pronto soccorso è stato rafforzato, in quanto diventa pronto di primo intervento territoriale. Viene dunque potenziato e diventa un punto di riferimento per tutto il territorio, anche per riqualificare una struttura che negli anni è stata depotenziata e non certo per colpa del centrosinistra. Chi oggi accusa il governo regionale dovrebbe chiedersi che cosa è successo a Trani a partire da metà anni Novanta fino ai primi anni Duemila. Trani poteva avere un ruolo importante nel panorama sanitario della Bat, ma qualcuno ha preferito svendere alcuni pezzi importanti dell’ospedale. E di certo non c’era il centrosinistra alla guida della Regione in quegli anni”.
Mennea assicura che col nuovo piano di riordino saranno messe le basi perché si completino le strutture della Bat (Trani, Canosa, Minervino, Spinazzola), al fine di “convertire a servizi alternativi e sostitutivi quelli soppressi, in modo da renderli funzionali alla rete ospedaliera che dovrà essere riformulata dal nuovo governo”.

“E poi – conclude Mennea - lotteremo perché si faccia il nuovo ospedale di Andria: il nostro territorio ne ha bisogno e peraltro è previsto, pertanto si dovrà realizzare. E questo è un impegno che sento di sottoscrivere”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto