Tra saitra e videogame: intervista al creatore di 'Devil Inside'

di Chris Barlati - Intervista ad Andrea Tasinato, creatore del videogioco 'Devil Inside'.


- Che cos'è Devil Inside? E qual è il motivo di questo nome?
- ''Il titolo inizialmente doveva essere “Genki Devil” e nemmeno un videogioco, ma un cartone animato. Ho, invece, optato per un gioco “denuncia” sull’omologazione. Molti hanno davvero il “diavolo dentro” o perché non riescono ad esprimersi o perché sono vittime di bullismo etc... così ho pensato di dare il titolo di una canzone della prima cantante nipponica che ho ascoltato (Utada Hikaru)".

- Mi hai detto che ci sarà anche Maurizio Costanzo nel gioco'
- ''Non proprio. Ci sarà la sua villa. Ma perché lui? Perché è il massone per eccellenza oltre a Silvio Berlusconi, dato che apparteneva alla loggia massonica P2. Si noti anche che la demo fa riferimento ad un personaggio reale che era boss della mala del Brenta (anche se nel gioco non apparirà): Felice Maniero''.

- Prima abbiamo accennato a Costanzo e a Maniero. Non dovresti richiedere un copyright o un permesso? Anche le colonne sonore sono di artisti metal molto conosciuti.
- ''Premessa 1) il gioco è gratuito. Premessa 2) la legge tutela il diritto di SATIRA, quindi per legge ho tutto il diritto di far satira su loro. Alla fine l’autore di Grezzo 2 ha fatto esattamente lo stesso.
Riguardo alle musiche, chiedo: esistono alcuni giochi simili? Uno su tutti “Super Columbine Massacre RPG”, in cui impersoni gli autori della strage della Columbine High School (Eric e Dylan), e lì appaiono canzoni dei Nirvana e dei Radiohead''.

- Sempre in tema di critiche, il primo collegamento e' con Grezzo. Nel gioco le bestemmie erano frequenti.
-"Rispondo con una domanda. Quanti di voi lettori sono genitori e fanno vedere tranquillamente film polizieschi in televisione la sera, a cena? Durante questi ''spettacoli'' compaiono parolacce, sangue e molta violenza… eppure nessuno, oramai, mette in dubbio che, all’ora di cena, questi spettacoli possano (e devono) essere trasmessi. La bestemmia non genera alcuna forma di violenza. È reale e tanto quanto la violenza.

- Che reazione ti aspetti da questo gioco?
- ''Il mercato di oggi soffre di una cosa interessante. Abbiamo la grafica più bella mai raggiunta, ma la giocabilità pessima! I videogiochi, oggi, ci trattano come idioti. Avevo esattamente quell’obiettivo da te citato: restituire finalmente le emozioni “perdute” e, finalmente, riuscire a far “qualcosa di nuovo”, anche con una grafica “datata”. Cose che mancano molto in effetti è riuscire ad identificarsi nei personaggi tanto da ritenerli quasi degli amici inseparabili. Questi giochi oltretutto invogliavano anche ad un miglioramento della situazione personale''.