BARI - Per il terzo anno consecutivo, grazie ad una convenzione fra il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università degli Studi del Salento (Di.S.Te.B.A.), è stata condotta una campagna di monitoraggio delle aree umide del Parco con particolare riferimento agli stagni temporanei.
Le abbondanti precipitazioni dell’inverno 2013-2014 hanno favorito le raccolte d’acqua e l’espressione della loro tipica biodiversità.
Il monitoraggio 2014 (i cui dati sono disponibili sul sito www.parcoaltamurgia.gov.it) è stato caratterizzato infatti da un inverno particolarmente piovoso che ha permesso l’allagamento di stagni temporanei rimasti a secco da diversi anni e un generale
maggiore periodo di residenza dell’acqua in tutte le aree umide del Parco, con eccezionali allagamenti persistenti fino al mese di maggio.
Queste condizioni hanno permesso un’espressione ottimale della biodiversità tipica degli stagni temporanei le cui liste di specie continuano a crescere in ogni anno grazie agli approfondimenti che si stanno compiendo.
Fra gli invertebrati acquatici si contano ormai 71 specie, di cui 49 specie solo fra i crostacei. Fra le novità del monitoraggio 2014 vi è il rinvenimento di Triops cancriformis un crostaceo branchiopode che conserva una morfologia ancestrale tale da essere ritenuto un fossile vivente.
Si arricchisce anche la lista delle piante, rinvenute in corrispondenza delle aree degli stagni che sale a 80 specie di cui almeno 44 strettamente connesse alla costituzione delle comunità biologica del corpo d'acqua.
E’ stata pertanto approfondita la conoscenza delle comunità biologiche stagnicole, soprattutto quelle ricadenti negli habitat indicati dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, ed in particolare nell’habitat “Stagni Temporanei Mediterranei (3170*)”, che nel Parco è stato riscontrato in almeno ad 8 siti su un totale di circa 20 stagni.
Sebbene la ricerca di pesticidi e di metalli pesanti continui a dare esiti negativi, attestando un generale stato di buona salute degli stagni del Parco, si continuerà nel 2015 a fare opportuni approfondimenti per conservare e tutelare gli ambienti ecologicamente fra i più significativi nel Parco.
Sempre nel 2015 il progetto si arricchirà di ulteriori aspetti divulgativi con la pubblicazione di opuscoli e brochure per la divulgazione di risultati e la realizzazione di una rete tematica su “GLI STAGNI DEL PARCO” con allestimento di pannelli didattico-informativi da apporre in corrispondenza dei siti più significativi.