di Nicola Zuccaro - Dal 3 al 5 dicembre 1944 Bari ospitò il primo Convegno di Studi per il Mezzogiorno. A distanza di pochi mesi
dal Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale (28-29 gennaio 1944) , il capoluogo pugliese fu nuovamente scelto quale
luogo nel quale porre le basi per il futuro dell'Italia ed in particolare di quella meridionale.
Illustri esponenti, da Guido Dorso, che relazionò sull'esigenza di formare una classe dirigente meridionale, a Manlio Rossi Doria, che tracciò le linee programmatiche di quella che sarebbe dovuta essere, di lì a qualche anno, la Riforma Agraria, animarono la 3 giorni di studio presso la sala consiliare.
Quest'ultima, nella mattinata di mercoledì 3 dicembre, ha ospitato la Conferenza commemorativa promossa dall'Istituto Pugliese per l'Italia Contemporanea, dall'Istituto Campano per la Resistenza, dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi (per l'occasione è stato presentato il Quaderno "Bari laboratorio del Meridionalismo, Economia, politica e cultura 1944-1945") e dal Comune di Bari.
In rappresentanza di esso, il Sindaco Antonio De Caro ha ricordato - attraverso memorie dell'epoca - la fierezza del suo lontano predecessore e primo cittadino dell'epoca, Natale Loiacono, per la scelta del capoluogo quale sede del confronto, unitamente alla alla passione meridionalista espressa durante quella 3 giorni, da un altro intellettuale del calibro di Adolfo Omodeo.
Illustri esponenti, da Guido Dorso, che relazionò sull'esigenza di formare una classe dirigente meridionale, a Manlio Rossi Doria, che tracciò le linee programmatiche di quella che sarebbe dovuta essere, di lì a qualche anno, la Riforma Agraria, animarono la 3 giorni di studio presso la sala consiliare.
Quest'ultima, nella mattinata di mercoledì 3 dicembre, ha ospitato la Conferenza commemorativa promossa dall'Istituto Pugliese per l'Italia Contemporanea, dall'Istituto Campano per la Resistenza, dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi (per l'occasione è stato presentato il Quaderno "Bari laboratorio del Meridionalismo, Economia, politica e cultura 1944-1945") e dal Comune di Bari.
In rappresentanza di esso, il Sindaco Antonio De Caro ha ricordato - attraverso memorie dell'epoca - la fierezza del suo lontano predecessore e primo cittadino dell'epoca, Natale Loiacono, per la scelta del capoluogo quale sede del confronto, unitamente alla alla passione meridionalista espressa durante quella 3 giorni, da un altro intellettuale del calibro di Adolfo Omodeo.