BARI -- Oggi, a Palazzo di Città , l’assessore al personale Angelo Tomasicchio e il Segretario generale Mario D’Amelio hanno presentato il “Progetto formativo per il personale del Comune di Bari in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione 2014-2016”, curato dall’Università degli studi di Bari – Dipartimento di Scienze Politiche.
L’assessore al Personale Angelo Tomasicchio ha ricordato che il legislatore ha individuato, nell’adozione del piano anticorruzione, degli obiettivi strategici che aumentando la trasparenza dell’azione amministrativa, contribuiscono a creare un contesto sfavorevole alle occasioni di corruzione.
Il piano anticorruzione adottato dal Comune di Bari individua un nucleo centrale d’interventi che vanno dalla gestione e controllo dei rischi, all’adozione di un codice di comportamento, alla rotazione degli incarichi dei dirigenti, alla formazione del personale in tema di anticorruzione.
“Il piano formativo in tema di anticorruzione predisposto dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari con cui abbiamo sottoscritto una convenzione - ha dichiarato Tomasicchio - fornisce gli strumenti conoscitivi per contrastare processi corruttivi e governare le “aree a rischio”. L’attività di formazione è modulare e coinvolgerà nella prima fase, a partire da gennaio 2015, duecento dipendenti, tra dirigenti e posizioni organizzative”.
Il segretario generale Mario D’Amelio, responsabile della Trasparenza e Anticorruzione del Comune di Bari, ha illustrato nel dettaglio il progetto formativo che ha la durata di due anni. “La formazione - ha detto D’Amelio - coinvolgerà nell’arco di due anni tutti i 2000 dipendenti. Il programma è articolato ma non rigido: sarà possibile infatti apportare delle modifiche sulla base di specifiche esigenze evidenziate durante le lezioni. È previsto un triplice livello di monitoraggio sui corsi, che sarà effettuato mediante la somministrazione di questionari ai partecipanti.”
I corsi di formazione si terranno presso il Comando della Polizia Municipale e si articoleranno in tre distinti percorsi: il primo - “Prevenzione della corruzione” - si propone di formare i destinatari sugli strumenti da utilizzare per prevenire i processi di corruzione. È suddiviso in sette moduli autonomi, uno per ogni giornata di formazione, per un totale di quarantadue ore in aula.
Il secondo percorso è un seminario con laboratorio interattivo sulla “Trasparenza, integrità , performance e prevenzione della corruzione”, che ha per obiettivo l’integrazione del ciclo della performance secondo le indicazioni fornite dalla CiVIT/ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). È rivolto ai responsabili, agli addetti delle strutture e agli uffici di controllo interno.
“Prevenzione della corruzione nelle aree a rischio” è il terzo percorso che approfondirà i temi relativi alla prevenzione dei rischi corruttivi nelle aree indentificate dal Piano anticorruzione del Comune di Bari. Stazione Unica Appaltante, Infrastrutture, Viabilità e OO.PP, Urbanistica ed edilizia privata, Enti partecipati, Ragioneria Generale, Patrimonio, Igiene e ambiente, Sviluppo economico, Polizia Municipale sono le ripartizioni che hanno un indice di rischio corruttivo potenziale “medio-alto” per alcune funzioni e processi da tenere sotto controllo. Le prime tre aree per le quali si procederà alla formazione dei dirigenti e del personale sono Lavori pubblici, Personale, Urbanistica. Il percorso prevede ventiquattro ore di formazione in aula articolate in quattro giornate di sei ore ciascuna, destinate a gruppi di venticinque persone.
Oltre alla formazione, ha ricordato D’Amelio, un altro degli adempimenti previsti dalla normativa anticorruzione è la rotazione dei dirigenti. Nei prossimi mesi ci sarà una riorganizzazione in relazione all’avvio del decentramento amministrativo e il sindaco, nel conferire gli incarichi in scadenza ai dirigenti, terrà conto anche della rotazione prevista dalle norme anticorruzione.
L’assessore al Personale Angelo Tomasicchio ha ricordato che il legislatore ha individuato, nell’adozione del piano anticorruzione, degli obiettivi strategici che aumentando la trasparenza dell’azione amministrativa, contribuiscono a creare un contesto sfavorevole alle occasioni di corruzione.
Il piano anticorruzione adottato dal Comune di Bari individua un nucleo centrale d’interventi che vanno dalla gestione e controllo dei rischi, all’adozione di un codice di comportamento, alla rotazione degli incarichi dei dirigenti, alla formazione del personale in tema di anticorruzione.
“Il piano formativo in tema di anticorruzione predisposto dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari con cui abbiamo sottoscritto una convenzione - ha dichiarato Tomasicchio - fornisce gli strumenti conoscitivi per contrastare processi corruttivi e governare le “aree a rischio”. L’attività di formazione è modulare e coinvolgerà nella prima fase, a partire da gennaio 2015, duecento dipendenti, tra dirigenti e posizioni organizzative”.
Il segretario generale Mario D’Amelio, responsabile della Trasparenza e Anticorruzione del Comune di Bari, ha illustrato nel dettaglio il progetto formativo che ha la durata di due anni. “La formazione - ha detto D’Amelio - coinvolgerà nell’arco di due anni tutti i 2000 dipendenti. Il programma è articolato ma non rigido: sarà possibile infatti apportare delle modifiche sulla base di specifiche esigenze evidenziate durante le lezioni. È previsto un triplice livello di monitoraggio sui corsi, che sarà effettuato mediante la somministrazione di questionari ai partecipanti.”
I corsi di formazione si terranno presso il Comando della Polizia Municipale e si articoleranno in tre distinti percorsi: il primo - “Prevenzione della corruzione” - si propone di formare i destinatari sugli strumenti da utilizzare per prevenire i processi di corruzione. È suddiviso in sette moduli autonomi, uno per ogni giornata di formazione, per un totale di quarantadue ore in aula.
Il secondo percorso è un seminario con laboratorio interattivo sulla “Trasparenza, integrità , performance e prevenzione della corruzione”, che ha per obiettivo l’integrazione del ciclo della performance secondo le indicazioni fornite dalla CiVIT/ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). È rivolto ai responsabili, agli addetti delle strutture e agli uffici di controllo interno.
“Prevenzione della corruzione nelle aree a rischio” è il terzo percorso che approfondirà i temi relativi alla prevenzione dei rischi corruttivi nelle aree indentificate dal Piano anticorruzione del Comune di Bari. Stazione Unica Appaltante, Infrastrutture, Viabilità e OO.PP, Urbanistica ed edilizia privata, Enti partecipati, Ragioneria Generale, Patrimonio, Igiene e ambiente, Sviluppo economico, Polizia Municipale sono le ripartizioni che hanno un indice di rischio corruttivo potenziale “medio-alto” per alcune funzioni e processi da tenere sotto controllo. Le prime tre aree per le quali si procederà alla formazione dei dirigenti e del personale sono Lavori pubblici, Personale, Urbanistica. Il percorso prevede ventiquattro ore di formazione in aula articolate in quattro giornate di sei ore ciascuna, destinate a gruppi di venticinque persone.
Oltre alla formazione, ha ricordato D’Amelio, un altro degli adempimenti previsti dalla normativa anticorruzione è la rotazione dei dirigenti. Nei prossimi mesi ci sarà una riorganizzazione in relazione all’avvio del decentramento amministrativo e il sindaco, nel conferire gli incarichi in scadenza ai dirigenti, terrà conto anche della rotazione prevista dalle norme anticorruzione.