dal nostro corrispondente Vassilikos Nikolaidis. ATENE - In Grecia c'è un ragazzo di ventuno anni, Nikos Romanòs, in sciopero della fame dal 10 novembre scorso. Nikos è uno studente iscritto all'università presso l'Istituto Tecnicodel Pireo, ma non gli viene permesso di frequentare le lezioni perché si trova in carcere.
È in carcere perché è un militante anarchico, accusato di avere compiuto due rapine in banca con l'aggravante "terroristica", poi rigettata in sede processuale, assieme ad altri tre compagni. Nonostante abbia superato i complessi test di ammissione all'università dalla prigione, non gli viene concesso di poter frequentare i corsi, contrariamente a quanto stabilito dallo stesso codice di detenzione greco. Ma questo non è l'unico sopruso che Nikos ha subito: il giorno del suo arresto è stato violentemente picchiato dalla polizia e le immagini del suo volto tumefatto hanno fatto il giro del mondo, nonostante il tentativo di occultare i risultati del pestaggio diffondendo foto maldestramente ritoccate.
Nikos è anche il migliore amico di Alexis Grigoropoulos, lo studente anarchico di quindici anni che nella notte del 6 dicembre 2008, a Exarcheia, è stato freddato da un poliziotto greco. Nikos, e in solidarietà con lui molti altri detenuti, sta mettendo in gioco la sua stessa vita con un lungo sciopero della fame per riaffermare la propria dignità di essere umano. In questi giorni, per Nikos, circa diecimila persone hanno manifestato per le strade di Atene e il Politecnico, la sede dei sindacati confederali e la facoltà di economia, entrambe su via Patission sono state occupate in solidarietà.
È in carcere perché è un militante anarchico, accusato di avere compiuto due rapine in banca con l'aggravante "terroristica", poi rigettata in sede processuale, assieme ad altri tre compagni. Nonostante abbia superato i complessi test di ammissione all'università dalla prigione, non gli viene concesso di poter frequentare i corsi, contrariamente a quanto stabilito dallo stesso codice di detenzione greco. Ma questo non è l'unico sopruso che Nikos ha subito: il giorno del suo arresto è stato violentemente picchiato dalla polizia e le immagini del suo volto tumefatto hanno fatto il giro del mondo, nonostante il tentativo di occultare i risultati del pestaggio diffondendo foto maldestramente ritoccate.
Nikos è anche il migliore amico di Alexis Grigoropoulos, lo studente anarchico di quindici anni che nella notte del 6 dicembre 2008, a Exarcheia, è stato freddato da un poliziotto greco. Nikos, e in solidarietà con lui molti altri detenuti, sta mettendo in gioco la sua stessa vita con un lungo sciopero della fame per riaffermare la propria dignità di essere umano. In questi giorni, per Nikos, circa diecimila persone hanno manifestato per le strade di Atene e il Politecnico, la sede dei sindacati confederali e la facoltà di economia, entrambe su via Patission sono state occupate in solidarietà.