Cupola, Renzi commissaria il Pd romano

Trema il Palazzo nella Capitale dopo l'inchiesta choc sulla Cupola mafiosa che avrebbe mosso alcuni gangli vitali delle istituzioni politiche comunali. In carcere per ora non ci sono politici, ma l'effetto del tornado giudiziario riguarda soprattutto i partiti. E non certo solo a livello locale. La presidente della Camera Laura Boldrini esprime "totale sdegno" e chiede "chiarezza quanto prima". Gianni Alemanno, ex sindaco Pdl indagato per associazione mafiosa, si autosospende dagli incarichi in Fdi-An, mentre il premier Renzi difende l'attuale ministro Poletti ("è un galantuomo) e annuncia il commissariamento del Pd romano con Matteo Orfini. "Sono sconvolto - commenta il presidente del Consiglio - perché vedere una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia mi colpisce molto. Vale per tutti il principio di presunzione di innocenza e il governo ha scelto Cantone per l'anticorruzione. Certe vicende fanno rabbia, serve una riflessione profonda, certo l'epicentro è l'amministrazione di Alemanno ma alcuni nel Pd romano non possono tirare un sospiro di sollievo". Il presidente di Dem dice che il partito a Roma è "da rifondare e ricostruire su basi nuove". Ha un assessore e il presidente del Consiglio comunale indagati e dimissionari e altri esponenti sotto inchiesta. Con destra e sinistra sotto choc all'attacco va il Movimento 5 Stelle, che chiede al prefetto Giuseppe Pecoraro di sciogliere il Comune di Roma per infiltrazioni mafiose. Mentre iniziano gli interrogatori di garanzia dei 36 arrestati - uno è ancora latitante - e il presunto capoclan Massimo Carminati non risponde ai magistrati, la politica prova a riprendersi dallo choc di un quadro desolante. "Non ho mai conosciuto Massimo Carminati". Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nel corso del programma Porta a Porta. Se le accuse emerse dall'inchiesta si dimostreranno vere significherà che "i miei collaboratori hanno tradito la mia fiducia". Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando l'inchiesta sulla mafia a Roma nel corso della registrazione del programma Porta a Porta. "Io - ha aggiunto Alemanno - quando sono uscite le prime notizie ho chiesto a Antonio Lucarelli, Riccardo Mancini e Franco Panzironi se avevano contatti con questi criminali e mi hanno risposto 'assolutamente no'". "Io - ha sottolineato Alemanno - ho una storia di lotta contro la criminalità organizzata e la mafia. Ho chiesto più volte al Prefetto, al Questore se c'era un problema di criminalità organizzata a Roma e mi hanno detto di no. E anche alla Procura, prima di Pignatone, mi hanno detto che non c'era questo problema. Quando è arrivato Pignatone mi ha detto invece di non saperlo". "Stento a credere - ha proseguito l'ex sindaco di Roma - che Franco Panzironi fosse a libro paga di criminali e comunque non accetto che i cinque anni della mia amministrazione vengano identificati con questi problemi". Alemanno ha poi riferito di essere "rimasto scosso dalle intercettazioni. Io ho dato fiducia a queste persone, se hanno tradito la mia fiducia io me ne faccio carico politicamente"."E mo vedemo Marino, poi ce pijamo 'e misure con Marino" -E' il 2013, il chirurgo democratico ha vinto le elezioni per il sindaco di Roma e 'Mafia Capitale' ha il problema di insinuarsi nella nuova amministrazione. Perchè "se vinceva Alemanno ce l'avevamo tutti comprati", dice Salvatore Buzzi intercettato dai carabinieri del Ros. Il braccio destro del capo Massimo Carminati, quello che tiene i rapporti con la politica, conta però di avere delle buone carte anche nel Pd. "C'avemo Ozzimo (Daniele, poi nominato assessore alla Casa, indagato e dimissionario, ndr)", dice Buzzi. E ancora, "me so' comprato Coratti (Presidente Pd dell'Assemblea capitolina, anche lui indagato e dimessosi ndr), lui sta con me, gioca con me ormai". Un altro su cui l'ex estremista di sinistra condannato per omicidio e divenuto ras delle coop sociali punta è Umberto Marroni, deputato Pd, ma nel 2013 capogruppo in Campidoglio. "Se vince il centrosinistra siamo rovinati - dice Buzzi in un'altra intercettazione - solo se vince Marroni andiamo bene". Tanto che Mafia Capitale pensa di sostenerlo nella corsa al Campidoglio. "Noi oggi alle cinque lanciamo Marroni alle primarie per sindaco". "Fantasie, millanterie", ribatte Marroni, che ricorda di aver sempre "denunciato il malaffare e gli scandali dell'amministrazione Alemanno". La tela di Buzzi - da molti anni introdotto nel circuito dell'assistenza agli immigrati e ai nomadi - si stende anche sul vicesindaco Luigi Nieri di Sel. "Dacce una mano - gli dice - perché stamo veramente messi male". E Nieri risponde: "Come no? Assolutamente va bene. Poi ce vediamo pure". Un collaboratore di Buzzi afferma di sperare in Nieri per arrivare a Marino. Il braccio destro di Carminati si affida anche a Luca Odevaine, ex collaboratore del sindaco Walter Veltroni, sperando che diventi capo di gabinetto di Marino. "Ci si infilano tutte le caselle ... qualche assessore giusto ... ci divertiremo parecchio", dice Buzzi in una intercettazione.

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