Dopo le veementi proteste di M5s si aggiunge quella dell'ex premier Silvio Berlusconi: "Sono convinto che l'unica soluzione accettabile sia quella di uno scioglimento immediato del Consiglio Comunale procedendo conseguentemente all'immediata convocazione di nuove elezioni per la citta' di Roma". Differente la risposta del presidente del Senato Grasso e del ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Per sciogliere un Comune ci vuole ben altro rispetto a quel che conosco io - ha detto Grasso -il Comune di Roma mi pare che sia al di fuori di queste tematiche, solamente alcuni sono coinvolti". A Grasso fa eco Alfano, secondo cui il commissariamento di un Comune "e' un procedimento molto complesso e bisogna andarci con i piedi di piombo. Il sindaco Marino non e' coinvolto e aggiungo anche che la capitale d'Italia e' una città sana, non è marcia. L'attitudine del governo non e' quella di punire la città ma di aiutare le forze dell'ordine e la magistratura a fare si' che vengano puniti i colpevoli". Il presidente dell'Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, lancia l'allarme: "Dietro certi meccanismi di impegno sociale ci sono affarismi. So bene che nel mondo dell'assistenza agli stranieri e rom per esempio, c'e' il meglio dell'Italia ma c'e' bisogno di trasparenza e dobbiamo dirlo con chiarezza. Non abbiamo voglia di commissariare l'Italia, ci mancherebbe. Nella pubblica amministrazione c'e' pero' tanta gente che parla ma al momento di fare, le regole di trasparenza vengono viste come un aggravio. Diamoci da fare allora e rimbocchiamoci le maniche".