LECCE - Da "Forum Amici del Territorio" di Cutrofiano (Lecce) riceviamo e pubblichiamo:
Il Sindaco offende le associazioni e cestina 860 cittadini che chiedono la piena difesa del Salento e del Diritto alla Natura, al Paesaggio e alla Salute, dando il via alla svendita del più bello e prezioso territorio vergine e naturale Bene di tutti a favore della devastazione per mano dell'inquinante mega-cementificio!
Parole da brivido, offensive e inaccettabili verso libere associazioni e verso i cittadini tutti che chiedono il rispetto pieno della partecipazione democratica in temi cruciali quali quelli della tutela del Territorio e della Salute, richiesta di rispetto del Diritto espressa con ben 860 firme di cittadini raccolte in soli 3 giorni, garanzia sommamente sancita dalla nostra Carta Costituzionale, e nel Consiglio Comunale di Cutrofiano invece volano parole pesanti come macigni che non si sarebbero dovute mai e poi mai ascoltare per bocca della massima autorità politico-amministrativa della comunità, il Sindaco.
... e questo in nome e a crudele difesa della peggiore svendita e disastro territoriale in Salento sol per dare ancora sostegno alla fortemente insalubre gigantesca industria del cemento lesiva di territori e salute. Qui il link del video: http://youtu.be/sgc7h3YS8Nw?list=PLs2v9hsm40MbXv5T0zHqduRO_okgmaGCu
Le 860 firme di Cittadini sono “Carta straccia”, e si approva la convenzione. Ieri sera (4/12/2014), nella seduta del Consiglio Comunale di Cutrofiano, si sono celebrati i funerali della democrazia partecipata.
La petizione popolare che ha raccolto in poco più di 3 giorni 860 adesione, per richiedere il rinvio della discussione sulla nuova convenzione Colacem , una condivisione ed un confronto con la Cittadinanza è stata definita dal Signor Sindaco, Presidente del Consiglio pro tempore, “Irricevibile” e dal delegato al bilancio Gorgoni “carta straccia”, uno vero e proprio schiaffo a tutti quei cittadini che l’hanno sottoscritta. Abbiamo assistito ad un attacco senza precedenti alle Associazioni senza diritto di replica, codardamente offese, ree, secondo loro, di aver divulgato notizie non vere. Dallo stesso Consiglio Comunale si prende atto inoltre, dell’improvviso cambio di rotta dell’amministrazione di Cutrofiano, una brusca svolta politica, che passa dalle linee di mandato rivolte alla tutela dell’ambiente, del territorio e della salute, alla strenua difesa delle attività industriali e produttive del colonialismo minerario. Entrando nel merito della nuova convenzione quinquennale, che avrà efficacia solo quando sarà approvato il secondo ampliamento di oltre 5 ettari della cava “Don Paolo”, si prevedono come royalty, 50.000 euro l’anno con 100.000 nel primo e altri 100.000 una tantum, in più, rispetto agli adempimenti previsti nella precedente convenzione ancora vigente. Si evidenzia, inoltre, una modifica all’ultimo momento degli accordi con Colacem, arrivata nella mattina del Consiglio Comunale, probabilmente il frutto e la conseguenza delle nostre proteste, una reintegrazione nella seconda convenzione di servizi mai resi della ditta nella precedente, come le mancate caratterizzazioni dei siti inquinati e degradati, che il Comune di Cutrofiano aveva indicato, nonché la redazione dei piani di recupero degli stessi e l’esecuzione degli stessi, l’unico punto veramente importante dello scellerato accordo. Vogliamo ringraziare gli 860 cittadini che ci hanno sostenuto, promettendo loro che continueremo la nostra azione seria e coerente a difesa del territorio e della salute, puntando l’attenzione nell’immediato sul progetto di ampliamento che dovrà essere approvato, considerando anche l’abuso di sconfinamento degli scavi, accertato nel 2011 sulla stessa cava.
La petizione popolare che ha raccolto in poco più di 3 giorni 860 adesione, per richiedere il rinvio della discussione sulla nuova convenzione Colacem , una condivisione ed un confronto con la Cittadinanza è stata definita dal Signor Sindaco, Presidente del Consiglio pro tempore, “Irricevibile” e dal delegato al bilancio Gorgoni “carta straccia”, uno vero e proprio schiaffo a tutti quei cittadini che l’hanno sottoscritta. Abbiamo assistito ad un attacco senza precedenti alle Associazioni senza diritto di replica, codardamente offese, ree, secondo loro, di aver divulgato notizie non vere. Dallo stesso Consiglio Comunale si prende atto inoltre, dell’improvviso cambio di rotta dell’amministrazione di Cutrofiano, una brusca svolta politica, che passa dalle linee di mandato rivolte alla tutela dell’ambiente, del territorio e della salute, alla strenua difesa delle attività industriali e produttive del colonialismo minerario. Entrando nel merito della nuova convenzione quinquennale, che avrà efficacia solo quando sarà approvato il secondo ampliamento di oltre 5 ettari della cava “Don Paolo”, si prevedono come royalty, 50.000 euro l’anno con 100.000 nel primo e altri 100.000 una tantum, in più, rispetto agli adempimenti previsti nella precedente convenzione ancora vigente. Si evidenzia, inoltre, una modifica all’ultimo momento degli accordi con Colacem, arrivata nella mattina del Consiglio Comunale, probabilmente il frutto e la conseguenza delle nostre proteste, una reintegrazione nella seconda convenzione di servizi mai resi della ditta nella precedente, come le mancate caratterizzazioni dei siti inquinati e degradati, che il Comune di Cutrofiano aveva indicato, nonché la redazione dei piani di recupero degli stessi e l’esecuzione degli stessi, l’unico punto veramente importante dello scellerato accordo. Vogliamo ringraziare gli 860 cittadini che ci hanno sostenuto, promettendo loro che continueremo la nostra azione seria e coerente a difesa del territorio e della salute, puntando l’attenzione nell’immediato sul progetto di ampliamento che dovrà essere approvato, considerando anche l’abuso di sconfinamento degli scavi, accertato nel 2011 sulla stessa cava.