CAROVIGNO - “A Carovigno è in atto una vera e propria guerra contro le Istituzioni e le componenti sane della realtà locale: lo abbiamo detto nelle passate settimane, lo ripetiamo oggi dopo l’ennesimo atto intimidatorio”: non ha dubbi Francesco De Biasi, presidente del gruppo consiliare “La Puglia prima di tutto” alla Regione, nel commentare l’attentato incendiario che non più tardi di ieri sera ha distrutto la redazione del mensile locale “La lanterna del popolo”. “Rinnoviamo il nostro appello al Prefetto di Brindisi – dice De Biasi – affinché porti quanto sta accadendo a Carovigno all’attenzione del ministro dell’Interno, Alfano. Invitiamo la Regione Puglia a fare la propria parte, schierandosi apertamente al fianco della gente del Brindisino ostaggio di chi ritiene di poter dettare legge stando fuori dalle regole del vivere civile. Minacce e intimidazioni ai rappresentanti delle Istituzioni, un blitz negli uffici del Comune e questo episodio di ieri sera nella centralissima via Giuseppe Verdi, la dicono lunga su come stanno le cose. E’ tempo di dare un segnale della presenza dello Stato e di dimostrare chi controlla il territorio”. De Biasi continua: “Qui non basta essere solidali con chi subisce questi attacchi e lo schieramento politico non c’entra – spiega - ; anzi abbiamo il dovere di isolare coloro che evidentemente non hanno il senso dello Stato e non sanno far parte di una comunità. A Carovigno, ai suoi residenti devono essere garantita sicurezza e il pieno funzionamento democratico delle Istituzioni”.
De Biasi: 'L’ennesimo atto intimidatorio a Carovigno dice che il territorio non è più controllato dallo Stato'
diGiornale di Puglia
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