BARI - Puglia e Kosovo legate da un mare che unisce, non separa. Anche se la giovane Repubblica non si affaccia sull'Adriatico, lo riconosce come un ponte ideale con la costa pugliese. “Siamo a due ore dal mare”, è un modo di dire caro ai kosovari, ripetuto dalla delegazione delle università balcaniche nell'incontro con il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna. Si è parlato di storia comune, di affinità, di collaborazione in un cordiale incontro in via Capruzzi, con il prof. Gjergj Dedaj, già ministro della cultura, i rettori delle Università di Pristina Frasher Demaj e di Tetova, Vulinet Ameti e la referente in Italia Natasha Shehu, accompagnati dall'ex prefetto di Bari Mario Tafaro. C'è la volontà di intensificare la rete di relazioni culturali e commerciali e di estendere a scambi di natura economica i rapporti di profilo umanistico, filosofico e giuridico già stabiliti tra l'ateneo barese e quelli kosovari e macedoni. Gli ospiti balcanici erano infatti in Puglia per un convegno sulla pace nel Mediterraneo, organizzato dall'Università Aldo Moro.
“La pace è stabilità, cooperazione, sviluppo e la Puglia è molto attenta al dialogo con i Paesi del Mediterraneo, che vogliamo sempre più mare di pace”, ha detto il presidente Introna. “Quando le culture si rispettano si diventa costruttori di pace e di amicizia internazionale: quello che una regione di frontiera dell'Europa come la nostra cerca di più”.
“La pace è stabilità, cooperazione, sviluppo e la Puglia è molto attenta al dialogo con i Paesi del Mediterraneo, che vogliamo sempre più mare di pace”, ha detto il presidente Introna. “Quando le culture si rispettano si diventa costruttori di pace e di amicizia internazionale: quello che una regione di frontiera dell'Europa come la nostra cerca di più”.