ROMA - Approdo del gasdotto transadriatico a San Foca. Una dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, sull’esito della conferenza di servizi al Ministero dello sviluppo.
“L’incontro odierno ha visto il sindaco di Melendugno e la Regione Puglia confermare il ‘NO’ al progetto presentato dalla società TAP, che prevede l’approdo della pipeline sulla spiaggia di San Foca, uno dei punti di maggior pregio della costa pugliese. Ci auguriamo che prima di attivare l’arbitrato tecnico di cui si è assunto l’impegno, il Governo nazionale voglia dar corso al dialogo con le popolazioni che abbiamo sempre sollecitato, perché si possa individuare un approdo alternativo, meno impattante sul litorale salentino.
Un ulteriore auspicio, dettato dalla cronaca internazionale e in particolare dalle dichiarazioni di Putin sul possibile stop al gasdotto South Stream verso il centro Europa, è che la vicenda del gas russo non finisca per caricare di un valore strategico aggiuntivo proprio la condotta passante per la Puglia. Neanche l’accresciuta essenzialità, infatti, potrebbe consentire comunque la realizzazione del progetto TAP a dispetto delle preoccupazioni di un territorio e di un’intera comunità. Perché i pugliesi sono disponibili a confrontarsi su idee e programmi ed anche su progetti che prevedano un diverso approdo. Siamo ben consapevoli della necessità della produzione energetica, già ci siamo fatti carico delle esigenze dell’Azienda Italia e continueremo a farlo, subendo ancora l’impatto delle centrali fossili di Brindisi e Taranto.
Per la Puglia, perciò, è legittimo attendersi da Palazzo Chigi scelte che non contrastino con quelle del governo regionale nel Salento, dove si punta sul rispetto dell’ambiente assecondando la vocazione ad uno sviluppo basato sul turismo. Non può essere sottovalutata, trascurata o ignorata una strategia di crescita sostenibile, che attrae visitatori da ogni parte del mondo ed anche importanti investimenti imprenditoriali”.
“L’incontro odierno ha visto il sindaco di Melendugno e la Regione Puglia confermare il ‘NO’ al progetto presentato dalla società TAP, che prevede l’approdo della pipeline sulla spiaggia di San Foca, uno dei punti di maggior pregio della costa pugliese. Ci auguriamo che prima di attivare l’arbitrato tecnico di cui si è assunto l’impegno, il Governo nazionale voglia dar corso al dialogo con le popolazioni che abbiamo sempre sollecitato, perché si possa individuare un approdo alternativo, meno impattante sul litorale salentino.
Un ulteriore auspicio, dettato dalla cronaca internazionale e in particolare dalle dichiarazioni di Putin sul possibile stop al gasdotto South Stream verso il centro Europa, è che la vicenda del gas russo non finisca per caricare di un valore strategico aggiuntivo proprio la condotta passante per la Puglia. Neanche l’accresciuta essenzialità, infatti, potrebbe consentire comunque la realizzazione del progetto TAP a dispetto delle preoccupazioni di un territorio e di un’intera comunità. Perché i pugliesi sono disponibili a confrontarsi su idee e programmi ed anche su progetti che prevedano un diverso approdo. Siamo ben consapevoli della necessità della produzione energetica, già ci siamo fatti carico delle esigenze dell’Azienda Italia e continueremo a farlo, subendo ancora l’impatto delle centrali fossili di Brindisi e Taranto.
Per la Puglia, perciò, è legittimo attendersi da Palazzo Chigi scelte che non contrastino con quelle del governo regionale nel Salento, dove si punta sul rispetto dell’ambiente assecondando la vocazione ad uno sviluppo basato sul turismo. Non può essere sottovalutata, trascurata o ignorata una strategia di crescita sostenibile, che attrae visitatori da ogni parte del mondo ed anche importanti investimenti imprenditoriali”.