Fiabe e novelle del popolo pugliese di Saverio La Sorsa narrate nei vari dialetti e in lingua

di Vittorio Polito - A distanza di un novantennio circa dalla prima edizione di Casini Ed., le “Edizioni di Pagina” ripropongono le “Fiabe e novelle del popolo pugliese” di Saverio La Sorsa (1877-1970).

Un repertorio ricchissimo, comprendente 287 testi raccolti in oltre 90 località della Regione, dal Gargano al Salento, trascritti nei dialetti originali con traduzioni in lingua. Un’opera originale e ineguagliabile per estensione, capillarità e varietà delle testimonianze presenti.

Le Edizioni di Pagina hanno voluto racchiudere in un volume unico (551 pagine, € 18), i tre tomi originali, anche per far emergere la tenacia dell’autore in relazione alla sua lunga  ricerca delle fonti ed alla passione per la sua terra.

Le novelle o favole in Puglia sono dette “storie”, ovvero racconti quasi sempre inventati, in cui è nascosto un principio morale o una massima. Si tratta di fatti di indole religiosa, satirica, burlesca che non hanno nulla di irreale o di impossibile, ma ritenuti come fatti veri e creduti dal popolo. Tutti hanno avuto occasione sin dalla piccola età di sentirle raccontare e di nutrire il suo spirito infantile come substrato di future conoscenze, prima base del proprio sapere.

La Sorsa ha al suo attivo circa cinquant’anni di pubblicazioni tra articoli, saggi monografici, interventi nelle più svariate riviste, insomma un infaticabile scrittore di argomenti relativi alla Puglia, sia in campo storico che in quello delle tradizioni popolari. A questo proposito mi piace ricordare il cofanetto “Folklore Pugliese”, antologia degli scritti di Saverio La Sorsa, curata da Anna Maria Tripputi, editi da Paolo Malagrinò.

Il volume si divide in sette parti: favole e apologhi, novelle di carattere morale, novelle d’argomenti famigliari, novelle d’argomento fantastico, fate e incantesimi, racconti di maghi e streghe e novelle a fondo religioso.

C’è  un vasto assortimento di fiabe e novelle per tutti i gusti e per tutti i dialetti pugliesi: sono citati 90 luoghi con altrettanti dialetti e 226 narratori. Insomma una enciclopedia di fiabe e novelle di casa nostra. Bari è presente con 10 racconti. La parte del leone la fanno Gioia del Colle e Giovinazzo con 17 narrazioni cadauno e Molfetta con 16 e così via.

Il testo, che si avvale della prefazione di Domenico Copertino, è corredato da tre indici (dei narratori, dei raccoglitori e dei luoghi di provenienza), ricavati da informazioni che l’Autore non mancava di annotare in calce ad ogni racconto. Va anche detto che in questa edizione i refusi sono stati corretti, come pure le anomalie dovute a scelte editoriali o a “distrazioni” dell’autore, ecc., mentre le modifiche significative del testo originale sono segnalate, ed a volte segnate in nota.
Le illustrazioni in prima di copertina sono di Mirko Lapomarda, mentre la mappa animata della Puglia in quarta di copertina è di Maurizio Nitti.

Curiosità
«Saverio La Sorsa è stato uno dei maggiori scrittori baresi. Ha trattato della Puglia e di Bari, con amore di ricercatore. Dalla sua penna sono riemerse tradizioni e leggende popolari, oltre che lavori storici di più vasto respiro» (Padre Gerardo Cioffari o.p., storico della Basilica di San Nicola).
Per quanto sopra il Bollettino di San Nicola n. 8-9 del 1980, ha ritenuto opportuno rendere omaggio allo scrittore molfettese, dedicandogli il Bollettino citato che ha per titolo “Leggenda poetica su S. Nicola”, una raccolta di quattro poesie in dialetto barese da cui emerge il sentimento religioso profondo e sincero, che raramente si riscontra negli autori.
Esse sono: “Nàscete de Sanda Necole”, “La fanciullèzze de Sanda Necole”, “Nu meracle de Sanda Necole” e “Sanda Necole libere da la carestia i barise”. Quest’ultima poesia non è di origine barese, ma di S. Agata di Puglia.





  
  

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