RAGUSA - Nuovi elementi - e nuove incongruenze - emergono dai verbali di Veronica Panarello, madre di Loris, bimbo trovato morto sabato scorso. "Eravamo in ritardo e c'era traffico, ho lasciato mio figlio a circa 500 metri da scuola", afferma la donna nel verbale del 29 novembre. Ma in quello del giorno successivo - come appreso dall'ANSA - cambia versione: "Mi sono fermata a poche decine di metri della scuola per farlo scendere".
"Avevo notato che il bambino da una settimana era più nervoso del solito". Così Veronica nel verbale del 30. Il giorno precedente la donna aveva spiegato agli investigatori che "Loris non andava a scuola molto volentieri perché diceva che lo prendevano in giro".
Risultano dunque almeno tre incongruenze nei due verbali firmati finora dalla mamma di Loris: incongruenze che riguardano la distanza dalla scuola a cui sarebbe stato lasciato il piccolo; un sacchetto dei rifiuti, che sarebbe stato gettato nei pressi dell'abitazione e la partecipazione al corso di cucina presso la tenuta Donnafugata.
Eseguita dalla polizia scientifica una perquisizione nell'abitazione di Fidone, il cacciatore che ha trovato il 29 novembre scorso il corpo di Loris Stival. L'uomo è indagato come atto dovuto, dalla Procura di Ragusa, per sequestro di persona e omicidio.
La perquisizione è stata eseguita subito dopo i rilievi fatti dalla polizia scientifica nella casa della mamma del bimbo.
"Avevo notato che il bambino da una settimana era più nervoso del solito". Così Veronica nel verbale del 30. Il giorno precedente la donna aveva spiegato agli investigatori che "Loris non andava a scuola molto volentieri perché diceva che lo prendevano in giro".
Risultano dunque almeno tre incongruenze nei due verbali firmati finora dalla mamma di Loris: incongruenze che riguardano la distanza dalla scuola a cui sarebbe stato lasciato il piccolo; un sacchetto dei rifiuti, che sarebbe stato gettato nei pressi dell'abitazione e la partecipazione al corso di cucina presso la tenuta Donnafugata.
Eseguita dalla polizia scientifica una perquisizione nell'abitazione di Fidone, il cacciatore che ha trovato il 29 novembre scorso il corpo di Loris Stival. L'uomo è indagato come atto dovuto, dalla Procura di Ragusa, per sequestro di persona e omicidio.
La perquisizione è stata eseguita subito dopo i rilievi fatti dalla polizia scientifica nella casa della mamma del bimbo.
Spunta un video, negli oltre 4 terabyte di dati acquisiti dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sull'uccisione a Santa Croce Cameria del piccolo, che mostrerebbe la madre, Veronica Panarello di 25 anni, alle 8,15 avvicinarsi alla macchina con i due figli.
Dalle immagini risulterebbe, però, che solo il piu' piccolo, Diego, salirebbe sull'auto con la madre, mentre Loris dopo una breve discussione tornerebbe indietro verso casa.
La telecamera lo inquadrerebbe mentre fa il percorso inverso, fino a uscire dall'occhio d'inquadratura. L'indiscrezione al momento non trova conferme ufficiali degli inquirenti, ma se riscontrata smentirebbe la madre secondo cui alle 8.25 avrebbe lasciato Loris davanti alla scuola per poi andare via verso l'asilo con il figlio piu' piccolo. Ieri la donna aveva ribadito la sua versione agli inquirenti che l'avevano convocata in questura.
La telecamera lo inquadrerebbe mentre fa il percorso inverso, fino a uscire dall'occhio d'inquadratura. L'indiscrezione al momento non trova conferme ufficiali degli inquirenti, ma se riscontrata smentirebbe la madre secondo cui alle 8.25 avrebbe lasciato Loris davanti alla scuola per poi andare via verso l'asilo con il figlio piu' piccolo. Ieri la donna aveva ribadito la sua versione agli inquirenti che l'avevano convocata in questura.