Un giallo che si infittisce sempre più di ora in ora. Polizia e carabinieri sono entrati nell'abitazione dei genitori di Loris. Tra loro il capo della squadra mobile Nino Ciavola e il capitano dei carabinieri Domenico Spadaro. Secondo quanto si è appreso sarebbe in corso una perquisizione autorizzata dalla procura di Ragusa. Anche la polizia scientifica è arrivata nella casa dei genitori di Loris per compiere una perquisizione. Secondo quanto si è appreso l'atto, disposto dalla procura di Ragusa, serve a riscontrare alcune incongruenze che sarebbero emerse nelle dichiarazioni della madre. Veronica Panarello non è al momento iscritta nel registro degli indagati. Spunta un video, negli oltre 4 terabyte di dati acquisiti dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sull'uccisione a Santa Croce Cameria del piccolo, che mostrerebbe la madre, Veronica Panarello di 25 anni, alle 8,15 avvicinarsi alla macchina con i due figli.Dalle immagini risulterebbe, però, che solo il più piccolo, Diego, salirebbe sull'auto con la madre, mentre Loris dopo una breve discussione tornerebbe indietro verso casa. La telecamera lo inquadrerebbe mentre fa il percorso inverso, fino a uscire dall'occhio d'inquadratura. L'indiscrezione al momento non trova conferme ufficiali degli inquirenti, ma se riscontrata smentirebbe la madre secondo cui alle 8.25 avrebbe lasciato Loris davanti alla scuola per poi andare via verso l'asilo con il figlio più piccolo. Ieri la donna aveva ribadito la sua versione agli inquirenti che l'avevano convocata in questura.
Le indagini, dunque, si concentrano nelle ultime ore sulle immagini dell'auto della madre. Intanto ufficiali e marescialli del Ros sono giunti stamani a Ragusa per dare un contributo alla task force che lavora sull'omicidio. Sono gli stessi carabinieri che si sono occupati di crimini come il caso di Yara Gambirasio, l'attentato alla scuola di Brindisi, l'omicidio dei coniugi Burgato di Lignano Sabbiadoro e di Roberta Ragusa. In paese, nel frattempo, la gente si mostra solidale con il cacciatore Fidone, che dopo aver trovato sabato il cadavere del piccolo, e' stato indagato dalla Procura come atto dovuto per compiere accertamenti sulle sue vetture e sui suoi abiti. Fidone questa mattina ha preso un caffe' nella piazza centrale piazza del paese ed e' stato abbracciato da diversi suoi concittadini che lo hanno avvicinato per dargli solidali pacche sulla spalla. Dalla famiglia, per bocca della zia Antonella Stival, e' venuto un nuovo appello ai giornalisti: "Siamo una famiglia per bene, non infangateci", ha chiesto la donna.