CANOSA DI PUGLIA - «Un Bene Culturale Immateriale» così, nel 2011, l’UNESCO ha annunciato l'inserimento del Tango argentino nel patrimonio dell'Umanità. E' così premiato il ballo della seduzione perché «personifica sia la diversità culturale, sia il dialogo. Rappresenta l'essenza di una comunità e pertanto merita di essere salvaguardato». Ne Alla ricerca di un tango perduto l’analisi del “fenomeno tango” si approfondisce e si arricchisce di ulteriori prospettive.
Ed è per questo che il Club UNESCO Canosa di Puglia, col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura Comune di Canosa di Puglia ed in collaborazione con l’Associazione Culturale Made in Blu organizza la presentazione del libro Alla ricerca di un tango perduto, ed. Florestano, il 15 Dicembre alle ore 17,30 presso il Centro Servizi Culturali in via Parini 48 a Canosa di Puglia.
Raffaella Passiatore, autrice del testo, chiacchierando insieme a Mariablu Scaringella, racconterà come la “fatidica ricerca” inevitabilmente ritorna alle radici. Quindi la città di Buenos Aires è “terreno protagonista” di una sorta di diario di viaggio dell’autrice. La perdita, l’inganno, la caducità, lo straniamento sono i temi di questi racconti ma anche la curiosità, la gioia della scoperta, la capacità di commozione ed empatia, la meraviglia di un microcosmo nascosto ma salvifico.<
Durante la serata sarà possibile assistere all’esibizione di due maestri tangueri, Vittoria Sasso e Gianni Ragusa.
Tutto inizia con un corso di tango per sfuggire alla noia domenicale ed alla solitudine. Una scrittrice single racconta con sincerità implacabile ed autoironia delle sue avventure-disavventure, del suo amore-odio per il mondo del tango.
Ma che ne è stato di lei? Dieci anni dopo la ritroviamo dall’altra parte della barricata, diventata a sua volta insegnante, alla ricerca disperata di un “tango perduto”. E dove cercarlo se non alle origini? a Buenos Aires, dove tutto ebbe inizio...
Già negli anni ’90, l’Autrice aveva notato che quel “fenomeno tango”, che andava allargandosi a macchia d’olio in tutto il mondo, aveva una portata culturale e sociale significativa. L’interesse musicale per il tango si allarga ben presto alla danza e alla poetica dei testi, alla storia dell’emigrazione europea -soprattutto italiana- in Argentina alla fine dell’800.
Nel 2006 pubblica per la Florestano Edizioni: Tutto quello che avreste voluto sapere sul tango e nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontarvi; racconti esilaranti ma anche irriverenti ed ironici, che descrivono ed analizzano in modo spietato i rapporti, i caratteri e le distorsioni del mondo del tango.
Raffaella Passiatore nasce a Paderno Dugnano in Lombardia. A Bari compie gli studi umanistici e si diploma in pianoforte presso il Conservatorio Niccolò Piccinni. Segue corsi di specializzazione pianistica, musica da camera, pedagogia, germanistica, teatro e danza, a Vienna ed a Salisburgo.
Dopo lunghi soggiorni in America Latina, si trasferisce nel 1989 a Salisburgo.
Già docente di italiano e “scrittura creativa” presso la Dante Alighieri, l’Istituto Wifi e la Tourismus Fachhochschule di Salisburgo, insegna fino al 2014 presso il Musikum di Salisburgo; scuola di musica, danza e teatro. Attiva come regista teatrale in Austria ed in Germania, tiene corsi di improvvisazione teatrale e tango argentino dal 2008.
Tra i numerosi premi: 2001 Premio Firenze Europa per il teatro e nel 2004 il primo premio per la lirica al concorso “Schreiben zwischen den Kulturen” di Vienna.