LECCE -- Il governo tedesco ha varato il pedaggio sulle autostrade e sulle strade federali tedesche. L'introduzione della tassa è prevista per il 2016. Per il ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt (Csu) "il pedaggio deciso è conforme al diritto europeo". Un annuncio, dato in conferenza stampa a Berlino, che arriva dopo le riserve espresse a Bruxelles di fronte a una tassa che discriminerebbe gli stranieri e che ha sollevato molte discussioni in Germania.
Secondo il disegno di legge approvato in Gabinetto, chi ha un veicolo registrato in Germania sarà scaricato dell'importo corrispondente al cosiddetto "Maut" con un alleggerimento delle tasse sul veicolo, in linea con le promesse della Csu bavarese che intendeva con questa misura colpire solo gli utenti stranieri.
Dall'introduzione del pedaggio la Germania si aspetta 500 milioni di euro all'anno di introiti. Si tratta di una misura "ragionevole, leale e giusta", ha detto Dobrindt.Una disposizione che, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al contrario, come avevamo ribadito lo scorso ottobre appare discriminatoria nei confronti degli automobilisti di altri Stati europei e confliggente con la normativa UE sulla libera circolazione di persone e beni.In tal senso è da ritenersi auspicabile un intervento urgente di Bruxelles per stoppare l'iniziativa.
Secondo il disegno di legge approvato in Gabinetto, chi ha un veicolo registrato in Germania sarà scaricato dell'importo corrispondente al cosiddetto "Maut" con un alleggerimento delle tasse sul veicolo, in linea con le promesse della Csu bavarese che intendeva con questa misura colpire solo gli utenti stranieri.
Dall'introduzione del pedaggio la Germania si aspetta 500 milioni di euro all'anno di introiti. Si tratta di una misura "ragionevole, leale e giusta", ha detto Dobrindt.Una disposizione che, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al contrario, come avevamo ribadito lo scorso ottobre appare discriminatoria nei confronti degli automobilisti di altri Stati europei e confliggente con la normativa UE sulla libera circolazione di persone e beni.In tal senso è da ritenersi auspicabile un intervento urgente di Bruxelles per stoppare l'iniziativa.