BARI - “Su 140 mila votanti, Emiliano è stato votato da circa 77 mila persone, che equivalgono all’1 % degli elettori pugliesi. Mi sembra alquanto esagerato, dunque, che qualcuno possa ergersi già a presidente della Puglia, essendo evidentemente espressione di una piccolissima parte del centrosinistra”.
Lo dichiara il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo. “In Puglia – aggiunge - il popolo di centrodestra è di gran lunga più vasto di quello del centrosinistra, solo che è diviso e sta a noi presentarci come classe dirigente credibile per riconquistare grandi spazi, ricongiungendoci con il popolo moderato e con tutti coloro che non si ritrovano nella sinistra di Vendola ed Emiliano che ha governato questi dieci anni. A questo popolo noi promettiamo una prospettiva diversa: una buona ed efficiente sanità, politiche serie di sviluppo, mai più l’euro per una ricetta farmaceutica e mai più dieci euro per le prescrizioni di visite specialistiche, mai più lunghe e infinite liste d’attesa. E ancora: lotta alla tassazione sulla casa, abolizione delle tasse aggiuntive regionali Irap e Irpef, mai più politiche che rifiutano gli investimenti sul territorio, semplificazione burocratica, attenzione alle fasce deboli della popolazione ed altro ancora. Un’alternativa alla sinistra del malgoverno c’è – conclude - e dobbiamo esserne artefici e protagonisti”.
Lo dichiara il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo. “In Puglia – aggiunge - il popolo di centrodestra è di gran lunga più vasto di quello del centrosinistra, solo che è diviso e sta a noi presentarci come classe dirigente credibile per riconquistare grandi spazi, ricongiungendoci con il popolo moderato e con tutti coloro che non si ritrovano nella sinistra di Vendola ed Emiliano che ha governato questi dieci anni. A questo popolo noi promettiamo una prospettiva diversa: una buona ed efficiente sanità, politiche serie di sviluppo, mai più l’euro per una ricetta farmaceutica e mai più dieci euro per le prescrizioni di visite specialistiche, mai più lunghe e infinite liste d’attesa. E ancora: lotta alla tassazione sulla casa, abolizione delle tasse aggiuntive regionali Irap e Irpef, mai più politiche che rifiutano gli investimenti sul territorio, semplificazione burocratica, attenzione alle fasce deboli della popolazione ed altro ancora. Un’alternativa alla sinistra del malgoverno c’è – conclude - e dobbiamo esserne artefici e protagonisti”.