LECCE - L’eternità di un libro di pietra e la dirompente modernità di un’opera digitale. La bellezza senza tempo di un palazzo antico e l’acuto contrasto di una composizione dallo spazio virtuale, ma non per questo privo di dimensioni incisive, quasi fisiche nella loro non-corporeità.
Si inaugura domenica sera alle 18, a Palazzo Vernazza (Lecce), la mostra “Sintesi digitali”, denominatore comune di una serie di opere grafiche realizzate dal giovane leccese Alessio Gloriaattraverso la stampa serigrafica su tela pittorica: singole istantanee di scenari immaginari, composizioni spaziali sviluppate in una matrice digitale con avanzati software di modellazione 3D e rendering fotorealistico. Il cui utilizzo, consueto negli ambiti professionali della progettazione architettonica e ingegneristica e nel design, viene proposto in maniera inconsueta, declinato nell’espressione artistica. La composizione e la rappresentazione, ottenute dalla combinazione informale di elementi formali geometrici e organici, sono il frutto di un procedimento cognitivo che, avvalendosi della recente tecnica della “computer grafica 3D”, genera uno spazio virtuale – come tale percettibile ma non tangibile – e sintetico, nelle diverse accezioni del termine: artificiale (composto “ad arte”), essenziale, compiuto e unitario. Gli elementi della composizione artificiale, nella loro geometria solida tridimensionale, acquistano un’autonoma essenza e consistenza compiuta in una dimensione “metareale”, configurando uno spazio differente, alternativo ma ugualmente vincolato da coordinate di luogo e temporali e autonomi principi, in analogia alla realtà esperita.Ogni opera è insomma un punto di osservazione: la riduzione in sintesi della complessità in uno spazio progettato che, nella sua realtà tridimensionale, ha la potenzialità di infiniti punti di vista del medesimo soggetto che in quello spazio è stato collocato e configurato. Dell’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 14 dicembre (ore 18-21, ingresso libero), sarà ospite anche il designer Gianni De Benedittis, che presenterà per l’occasione le ultime “creature” del brand “futuroRemoto”:il “Pumo”, simbolo di prosperità e fortuna di Puglia (di recente presentato anche nella rubrica “Moda di Moda”, in onda nel programma “I fatti vostri” su Raidue), e una nuova collezione di anelli riproducenti tre degli antichi ingressi della città di Lecce: Porta Napoli, Porta Rudiae, Porta San Biagio.
Si inaugura domenica sera alle 18, a Palazzo Vernazza (Lecce), la mostra “Sintesi digitali”, denominatore comune di una serie di opere grafiche realizzate dal giovane leccese Alessio Gloriaattraverso la stampa serigrafica su tela pittorica: singole istantanee di scenari immaginari, composizioni spaziali sviluppate in una matrice digitale con avanzati software di modellazione 3D e rendering fotorealistico. Il cui utilizzo, consueto negli ambiti professionali della progettazione architettonica e ingegneristica e nel design, viene proposto in maniera inconsueta, declinato nell’espressione artistica. La composizione e la rappresentazione, ottenute dalla combinazione informale di elementi formali geometrici e organici, sono il frutto di un procedimento cognitivo che, avvalendosi della recente tecnica della “computer grafica 3D”, genera uno spazio virtuale – come tale percettibile ma non tangibile – e sintetico, nelle diverse accezioni del termine: artificiale (composto “ad arte”), essenziale, compiuto e unitario. Gli elementi della composizione artificiale, nella loro geometria solida tridimensionale, acquistano un’autonoma essenza e consistenza compiuta in una dimensione “metareale”, configurando uno spazio differente, alternativo ma ugualmente vincolato da coordinate di luogo e temporali e autonomi principi, in analogia alla realtà esperita.Ogni opera è insomma un punto di osservazione: la riduzione in sintesi della complessità in uno spazio progettato che, nella sua realtà tridimensionale, ha la potenzialità di infiniti punti di vista del medesimo soggetto che in quello spazio è stato collocato e configurato. Dell’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 14 dicembre (ore 18-21, ingresso libero), sarà ospite anche il designer Gianni De Benedittis, che presenterà per l’occasione le ultime “creature” del brand “futuroRemoto”:il “Pumo”, simbolo di prosperità e fortuna di Puglia (di recente presentato anche nella rubrica “Moda di Moda”, in onda nel programma “I fatti vostri” su Raidue), e una nuova collezione di anelli riproducenti tre degli antichi ingressi della città di Lecce: Porta Napoli, Porta Rudiae, Porta San Biagio.