Lecce, 'l'ecotassa che colpisce i cittadini per colpa della giunta Perrone'

LECCE - La Regione Puglia punisce il capoluogo leccese e altri 26 comuni salentini che non riescono a metter su un sistema serio di raccolta differenziata. Il Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cosiddetta Ecotassa), introdotta con la legge finanziaria del 1996, ha l'obiettivo di favorire la minore produzione di rifiuti e il loro recupero. Si applica in presenza di conferimento in discarica dei rifiuti provenienti da attività di bonifica e smaltimento. La Regione Puglia con determinazione del 28 ottobre 2014 ha imposto il massimo dell’ecotassa al Comune di Lecce e ad altri 26 comuni salentini: 25,82 euro per ogni tonnellata smaltita a causa dell’incapacità del capoluogo di raggiungere la percentuale di raccolta differenziata stabilita dalla legge del 65%. “Dopo le chiacchiere, i proclami e le promesse dell’amministrazione comunale di Lecce e della Giunta Perrone sulle vicende legate alla raccolta dei rifiuti urbani, la favole degli amministratori si scontrano con la dura realtà – commenta il deputato Diego De Lorenzis (M5S) – Una realtà fatta purtroppo di esborsi da parte dei cittadini che dovranno pagare a causa della non volontà del Comune di Lecce di svolgere una corretta gestione dei rifiuti. Per la Giunta Perrone, fare la raccolta differenziata è un optional non contemplato e questa scelta va a danno dei cittadini e dell’ambiente. Eppure - continua il deputato 5 Stelle - la Regione ha dato diverse proroghe temporali per avere anche un minimo di incremento delle percentuali di Raccolta differenziata, ma il Comune di Lecce è stato in grado di mancare anche questo appuntamento! Si legge nella determina regionale che il Comune ha presentato l’istanza per avvalersi delle agevolazioni previste, per cui, però, non è stato possibile accertare l’effettivo raggiungimento in quanto lo stesso Comune non ha presentato la certificazione necessaria. Insomma, anche un minimo sforzo per raggiungere un piccolo incremento di raccolta differenziata è risultata un’impresa titanica per la giunta Perrone”. Ma quanto costerà l’ignavia della Giunta Perrone ai cittadini leccesi? “Dal sito istituzionale regionale di riferimento si apprende che tra gennaio e giugno del 2014, il Comune di Lecce ha raccolto in maniera indifferenziata, senza una adeguata separazione dei materiali, quasi 23.500 tonnellate di rifiuti che dovranno essere quindi smaltiti. Per i soli primi sei mesi di attività – dichiara Diego De Lorenzis (M5S) – se tale quantitativo fosse smaltito, la somma da pagare extra servizio di raccolta è di circa 605.000 euro. Spese che dovranno pagare i cittadini leccesi e che si aggiungono al costo del già scadente servizio di raccolta dei rifiuti”. Un conto che si ferma a giugno 2014 poiché, da allora, il Comune di Lecce non aggiorna la Regione Puglia sui dati. “Questi i fatti. Poi ci sono le foto spot dei membri della Giunta Perrone accanto ai raccoglitori di rifiuti differenziati – conclude De Lorenzis (M5S) – Ma siamo certi che, ai sorrisi ed alle pose, i cittadini leccesi avrebbero preferito una ecotassa meno onerosa. Del resto, vista l’inefficienza dell’Amministrazione Perrone non si poteva prevedere di meglio”.

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