ROMA - Il presidente della Repubblica Napolitano conferma la prossima fine del mandato nel discorso agli italiani di fine anno. "Ho toccato con mano che l'età da me raggiunta porta limitazione e difficoltà nei ruolo complessi e impegnativi e nei ruoli internazionali affidati al Capo dello Stato. E' dominante l'assillo per la disoccupazione giovanile", ha detto Napolitano, convinto che la disoccupazione giovanile sia la questione centrale da affrontare: "La questione chiave è il dilagare della disoccupazione giovanile e la perdita dei posti di lavoro", rileva Napolitano. E aggiunge:"Dalla crisi mondiale purtroppo non siamo riusciti a sollevarci".
"Ognuno di noi sconfigga l'insidia che si chiama indifferenza. La solidarietà è un comandamento morale ineludibile", ha aggiunto il presidente della Repubblica.
Bisogna, secondo Napolitano, "affrontare su larghe basi unitarie le gravi patologie di cui il paese soffre a partire dalla criminalità organizzata e della corruzione capace di infilarsi in ogni piega della realtà trovando sodali e complici in alto"
Il Presidente della Repubblica giudica "vigorosa" la denuncia di Papa Francesco e nel suo discorso di fine anno avverte: è "dietro l'angolo il rischio di indifferenza globale".
"Ho fatto del mio meglio in questi anni lunghi e travagliati della mia presidenza per sanare le ferite subite all'unità nazionale e ridare ad essa l'evidenza perduta. Se mi sia riuscito tocchera' a quanti vorranno con obiettività e spirito critico analizzare il mio mandato dirlo", ha aggiunto.
"Ognuno di noi sconfigga l'insidia che si chiama indifferenza. La solidarietà è un comandamento morale ineludibile", ha aggiunto il presidente della Repubblica.
Bisogna, secondo Napolitano, "affrontare su larghe basi unitarie le gravi patologie di cui il paese soffre a partire dalla criminalità organizzata e della corruzione capace di infilarsi in ogni piega della realtà trovando sodali e complici in alto"
Il Presidente della Repubblica giudica "vigorosa" la denuncia di Papa Francesco e nel suo discorso di fine anno avverte: è "dietro l'angolo il rischio di indifferenza globale".
"Ho fatto del mio meglio in questi anni lunghi e travagliati della mia presidenza per sanare le ferite subite all'unità nazionale e ridare ad essa l'evidenza perduta. Se mi sia riuscito tocchera' a quanti vorranno con obiettività e spirito critico analizzare il mio mandato dirlo", ha aggiunto.