TORINO - Abitazioni, ville e terreni, per un valore di circa 18 mln di euro, in Piemonte, Lombardia, Lazio e Calabria. Si tratta di un tesoro quello che la Dia ha sequestrato alla famiglia Marando, cosca della 'ndrangheta che in Piemonte controllava la zona di Volpiano. Un vero e proprio impero economico costruito sul traffico di droga, i cui ricavati venivano investiti in immobili attraverso l'utilizzo di prestanome o di società con sede all'estero.