E' giusto individuare le responsabilità ma attenzione a tirare in mezzo il Comune di Roma, per arrivare al commissariamento ci vogliono estremi di legge precisi e qui non ci sono estremi. Marino deve restare e governare bene". A dirlo il ministro Maria Elena Boschi, ospite dell'Intervista di Maria Latella.
+MARINO, ROMA NON E' CITTA' DI MAFIOSI. "Bisogna fare processi presto senza sconti a nessuno ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio perché non tutti hanno rubato. E' giusto che escano nomi e cognomi e si individuano responsabilità specifiche ma il Pd è intervenuto subito, gli altri non mi pare che stiano facendo pulizia", prosegue la Boschi.
''Quanto accaduto a Roma è pessimo, quanto di peggio possa capitare all'immagine di un Paese. Ma d'inverno, per far uscire l'aria viziata da una stanza, ogni tanto occorre aprire la finestra e accettare un po' di freddo. Le decisioni che abbiamo preso sull'Expò di Milano, il Consorzio che gestisce il Mose di Venezia, o a Roma, sostenendo il lavoro di Marino sono un'opera di pulizia necessaria. Gli attacchi a Marino erano la conseguenza di un lavoro che intacca interessi poco chiari''. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, intervistato dalla Stampa, ''anche l'inchiesta di Roma ha pesato sulla bocciatura'' di S&P. ''La strada del governo è giusta - dice - ma la politica deve velocizzare il rinnovamento''. Intanto il prefetto di Roma ,Giuseppe Pecoraro, ritiene che dopo la valutazione delle carte sull'inchiesta sull'organizzazione che faceva capo a Massimo Carminati,ci siano tre ipotesi per il Comune della capitale: "o un accesso agli atti, o lo scioglimento o una terza via che prevede di non intervenire essendo in corso l'attività giudiziaria". Intanto il sindaco Ignazio Marino smentisce l'ipotesi di un ingresso dell'ex procuratore di Torino Giancarlo Caselli nella sua squadra.
+MARINO, ROMA NON E' CITTA' DI MAFIOSI. "Bisogna fare processi presto senza sconti a nessuno ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio perché non tutti hanno rubato. E' giusto che escano nomi e cognomi e si individuano responsabilità specifiche ma il Pd è intervenuto subito, gli altri non mi pare che stiano facendo pulizia", prosegue la Boschi.
''Quanto accaduto a Roma è pessimo, quanto di peggio possa capitare all'immagine di un Paese. Ma d'inverno, per far uscire l'aria viziata da una stanza, ogni tanto occorre aprire la finestra e accettare un po' di freddo. Le decisioni che abbiamo preso sull'Expò di Milano, il Consorzio che gestisce il Mose di Venezia, o a Roma, sostenendo il lavoro di Marino sono un'opera di pulizia necessaria. Gli attacchi a Marino erano la conseguenza di un lavoro che intacca interessi poco chiari''. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, intervistato dalla Stampa, ''anche l'inchiesta di Roma ha pesato sulla bocciatura'' di S&P. ''La strada del governo è giusta - dice - ma la politica deve velocizzare il rinnovamento''. Intanto il prefetto di Roma ,Giuseppe Pecoraro, ritiene che dopo la valutazione delle carte sull'inchiesta sull'organizzazione che faceva capo a Massimo Carminati,ci siano tre ipotesi per il Comune della capitale: "o un accesso agli atti, o lo scioglimento o una terza via che prevede di non intervenire essendo in corso l'attività giudiziaria". Intanto il sindaco Ignazio Marino smentisce l'ipotesi di un ingresso dell'ex procuratore di Torino Giancarlo Caselli nella sua squadra.