di Nicola Zuccaro - Dopo la nottata dedicata agli interrogatori dei membri dell'equipaggio del Noman Atlantic, la sede della Capitaneria di Porto di Bari è rimasta chiusa, nella mattinata di mercoledì 29 dicembre 2014, agli operatori dell'informazione per l'assoluto riserbo da
garantire per le indagini riguardanti l'incendio sviluppatosi a bordo del traghetto, alle 4.30 di domenica 28 dicembre.
Al silenzio dello scalo portuale, è seguito quello più mesto presso il Policlinico di Bari dove, sempre nella stessa mattinata, sono stati riconosciuti dai rispettivi parenti, i corpi delle 9 vittime trasferite, nei giorni scorsi al rispettivo Istituto di Medicina Legale.
Fra essi c'è un sacerdote di origine georgiana. Di contro, fra le stesse non risulta essere presente la terza vittima di origine campana. Quest'ultima rientra nella lunga lista dei dispersi.
Al silenzio dello scalo portuale, è seguito quello più mesto presso il Policlinico di Bari dove, sempre nella stessa mattinata, sono stati riconosciuti dai rispettivi parenti, i corpi delle 9 vittime trasferite, nei giorni scorsi al rispettivo Istituto di Medicina Legale.
Fra essi c'è un sacerdote di origine georgiana. Di contro, fra le stesse non risulta essere presente la terza vittima di origine campana. Quest'ultima rientra nella lunga lista dei dispersi.