CDV - Piazza di Spagna gremita da 20 mila persone concentrate sulle parole e i gesti di Papa Francesco e non sulle vetrine à la page delle grandi maison internazionali del centro di Roma. In questo scenario inconsueto il Pontefice ha proposto oggi di non ridurre il Natale a una festa fatta di luminarie e lustrini.
"In questo tempo che ci conduce alla festa del Natale di Gesu - ha invocato rivolto alla Vergine - insegnaci ad andare controcorrente: a spogliarci, ad abbassarci, a donarci, ad ascoltare, a fare silenzio, a decentrarci da noi stessi, per lasciare spazio alla bellezza di Dio, fonte della vera gioia. O Madre nostra Immacolata, prega per noi!".
In preghiera davanti la l'Immacolata di Piazza di Spagna, Papa Francesco ha detto: "La potenza dell'amore di Dio, che ti ha preservata dal peccato originale, per tua intercessione liberi l'umanita' da ogni schiavitu' spirituale e materiale, e faccia vincere, nei cuori e negli avvenimenti, i1 disegno di salvezza di Dio. Fa' che anche in noi, tuoi figli, la grazia prevalga sull'orgoglio e possiamo diventare misericordiosi come e' misericordioso il nostro Padre celeste".
"O Maria, Madre nostra, oggi il popolo di Dio in festa ti venera Immacolata, preservata da sempre dal contagio del peccato. Accogli l'omaggio che ti offro a nome della Chiesa che e' in Roma e nel mondo intero", ha detto ad alta voce Francesco, giunto ai piedi della colonna dell'Immacolata, dove ha fatto deporre un cesto di rose bianche, dalla Basilica di Santa Maria Maggiore che ha visitato per la sedicesima volta dall'elezione del 13 marzo 2013.
Accompagnato dal sostituto della Segreteria di Stato, Giovanni Angelo Becciu, e dal prefetto della Casa Pontificia, Georg Gaenswein, alla Basilica Liberiana, il Papa e' stato accolto dall'arciprete, cardinale Santos y Avril, mentre in piazza di Spagna ha trovato ad attenderlo il sindaco Ignazio Marino, con il quale ha scambiato un abbraccio, il presidente della regione Nicola Zingaretti, i cardinali Agostino Vallini, vicario di Roma, Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide, e Julian Herranz, presidente emerito del dcatero per i testi legislativi, i vescovi ausiliari Matteo Zuppi e Lorenzo Leuzzi, e soprattutto una notevole folla, valutabile in circa 20 mila persone in quanto gremiva anche via del Babuino, via Condotti e le altre strade limitrofe.
"In questo tempo che ci conduce alla festa del Natale di Gesu - ha invocato rivolto alla Vergine - insegnaci ad andare controcorrente: a spogliarci, ad abbassarci, a donarci, ad ascoltare, a fare silenzio, a decentrarci da noi stessi, per lasciare spazio alla bellezza di Dio, fonte della vera gioia. O Madre nostra Immacolata, prega per noi!".
In preghiera davanti la l'Immacolata di Piazza di Spagna, Papa Francesco ha detto: "La potenza dell'amore di Dio, che ti ha preservata dal peccato originale, per tua intercessione liberi l'umanita' da ogni schiavitu' spirituale e materiale, e faccia vincere, nei cuori e negli avvenimenti, i1 disegno di salvezza di Dio. Fa' che anche in noi, tuoi figli, la grazia prevalga sull'orgoglio e possiamo diventare misericordiosi come e' misericordioso il nostro Padre celeste".
"O Maria, Madre nostra, oggi il popolo di Dio in festa ti venera Immacolata, preservata da sempre dal contagio del peccato. Accogli l'omaggio che ti offro a nome della Chiesa che e' in Roma e nel mondo intero", ha detto ad alta voce Francesco, giunto ai piedi della colonna dell'Immacolata, dove ha fatto deporre un cesto di rose bianche, dalla Basilica di Santa Maria Maggiore che ha visitato per la sedicesima volta dall'elezione del 13 marzo 2013.
Accompagnato dal sostituto della Segreteria di Stato, Giovanni Angelo Becciu, e dal prefetto della Casa Pontificia, Georg Gaenswein, alla Basilica Liberiana, il Papa e' stato accolto dall'arciprete, cardinale Santos y Avril, mentre in piazza di Spagna ha trovato ad attenderlo il sindaco Ignazio Marino, con il quale ha scambiato un abbraccio, il presidente della regione Nicola Zingaretti, i cardinali Agostino Vallini, vicario di Roma, Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide, e Julian Herranz, presidente emerito del dcatero per i testi legislativi, i vescovi ausiliari Matteo Zuppi e Lorenzo Leuzzi, e soprattutto una notevole folla, valutabile in circa 20 mila persone in quanto gremiva anche via del Babuino, via Condotti e le altre strade limitrofe.