Yemen: muore in un raid l'ostaggio Usa Luke Somers

Finisce nel dramma il rapimento dell'ostaggio americano in Yemen, Luke Somers, deceduto durante un raid per tentare di liberarlo. Lo riporta il New York Times citando fonti ufficiali americane. "Per favore, mostrate pietà": sono le parole con cui Paula, madre del giornalista Usa, detenuto da al Qaida nello Yemen da oltre un anno, si era precedentemente rivolta ai rapitori di suo figlio in un video su YouTube. Nel filmato c'è anche il fratello del giornalista, Jordan, che spiega che la sua famiglia "non era a conoscenza del tentativo di liberare Luke" condotto dalle forze speciali Usa. E Luke "è solo un fotoreporter, non è responsabile per nessuna delle azioni intraprese dal governo Usa". Durante il raid americano sarebbe stato ucciso anche il sudafricano Pierre Korkie, nella mani di al Qaeda dal maggio 2013. Lo ha reso noto l'organizzazione non governativa Gift of the Givers in un comunicato. Korkie era stato sequestrato insieme a sua moglie Yolande che era pero' stata rilasciata. La conferma dell'uccissione dei due ostaggi e' stata data dal segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel, durante la sua visita a Kabul, spiegando che il raid e' stato effettuato perche' la vita del reporter statunitense sembrava in "imminente pericolo". Entrambi i prigionieri erano nelle mani dei terroristi da oltre un anno.

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