Alfano: non esiste Paese a rischio zero

PARIGI - "Non esiste un paese a rischio zero". A sostenerlo il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del maxi-vertice dell'antiterrorismo che si è svolto oggi a Parigi. "L'allerta e' massima - ha aggiunto - in questo momento si riuniscono in tutta Italia i comitati presieduti dai prefetti per valutare cosa e' cambiato dopo Parigi". Quanto alle "cellule dormienti", ha sottolineato, "il monitoraggio e' forte sui soggetti a rischio, ed e' evidente che tutte le cellule annidate nel corso di questi anni non possono dirsi cancellate". Alfano ha confermato che i foreign fighters in Italia sono una cinquantina su un totale di 3.000 in tutta Europa, dunque un numero "ben minore" rispetto a quello di altri paesi.

Infine si è soffermato su quanto accade nel web: "Assistiamo - ha spiegato - all'incitamento all'odio e al reclutamento dei terroristi, ecco perche' è fondamentale la collaborazione dei colossi del web in modo da costruire una controretorica al terrorismo". Secondo Alfano, "Schengen e' una grande conquista di libertà che non può essere regalata ai terroristi". Le "frontiere di Schengen - ha aggiunto - vanno certamente controllate ed e' per questo che rafforzeremo il sistema di informazione di Schengen ma non possiamo arretrare su queste conquiste di libertà per dare soddisfazione ai populisti e anche a coloro che anche in Italia pensano che chiudendo le frontiere si batta il terrorismo". Il ministro ha sottolineato inoltre che "La nostra intelligence è eccellente". "Il flusso di informazioni fin qui arrivato e' soddisfacente", ha sottolineato. Nel corso del vertice Alfano ha proposto il modello italiano, ovvero la creazione di comitati di analisi sul terrorismo, in cui trovino posto i vertici dell'intelligence e i vertici forze di polizia. "Lo scambio di informazioni -ha spiegato- è la chiave del successo".

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