LECCE - "Lo sciopero prolungato degli avvocati di Lecce ha rallentato i tempi della giustizia": così il presidente della Corte d'appello, Marcello Dell'Anna, ricordando che "aumenti nelle pendenze e nei tempi sono rilevabili negli uffici giudiziari di Lecce anche a causa della prolungata e massiccia astensione dalle udienze, protrattasi per quattro mesi e tuttora in corso, ancorchè limitata a una settimana al mese".
A sostegno di tale interpretazione Dell'Anna ha portato il numero enorme di processi che risultano pendenti davanti alla prima sezione del Tribunale civile di Lecce (10.500 a fronte de 6.000 dell'anno precedente), "anche a causa dell'astensione dalle udienze della locale avvocatura", nonchè "a causa dell'accorpamento presso la sezione centrale di tutti i ruoli civili delle ex sezioni distaccate di Maglie, Tricase e Gallipoli".
A sostegno di tale interpretazione Dell'Anna ha portato il numero enorme di processi che risultano pendenti davanti alla prima sezione del Tribunale civile di Lecce (10.500 a fronte de 6.000 dell'anno precedente), "anche a causa dell'astensione dalle udienze della locale avvocatura", nonchè "a causa dell'accorpamento presso la sezione centrale di tutti i ruoli civili delle ex sezioni distaccate di Maglie, Tricase e Gallipoli".