di Nicola Zuccaro - "Da lunedì tornerò a casa". Era l'11 maggio 2006 quando Carlo Azeglio Ciampi preannunciava il congedo
dal Quirinale unitamente al trasloco dei suoi pochi effetti personali. Sfogliando le pagine della storia repubblicana si scopre
che questo precedente conferma il difficile rapporto ambientale fra il Palazzo ubicato sul Colle più alto di Roma ed il suo
illustre inquilino ulteriormente marcato con quel "è un po' una prigione, a casa starò bene e passeggerò" pronunciato nella
mattinata odierna dal dimissionario Giorgio Napolitano.
Nel passato remoto e recente pochi sono stati i presidenti che non hanno pernottato al Quirinale: fra questi Enrico De Nicola (1946-1948) e Giulio Einaudi (1948-1955). Il successore di quest'ultimo, Giovanni Gronchi (1955-1962) fu il primo ad abitare al Quirinale per l'intera durata del suo settennato. Idem Antonio Segni, Giuseppe Saragat, Giovanni Leone oltre ai recenti Presidenti Ciampi e Napolitano con le rispettive famiglie. Una via di mezzo su questa tormentata residenza ( non solo per ragioni ambientali) fu adottata da Oscar Luigi Scalfaro che decise di stabilirsi a metà del suo mandato. Fu utilizzato solo come ufficio da Sandro Pertini e da Francesco Cossiga.
Nel passato remoto e recente pochi sono stati i presidenti che non hanno pernottato al Quirinale: fra questi Enrico De Nicola (1946-1948) e Giulio Einaudi (1948-1955). Il successore di quest'ultimo, Giovanni Gronchi (1955-1962) fu il primo ad abitare al Quirinale per l'intera durata del suo settennato. Idem Antonio Segni, Giuseppe Saragat, Giovanni Leone oltre ai recenti Presidenti Ciampi e Napolitano con le rispettive famiglie. Una via di mezzo su questa tormentata residenza ( non solo per ragioni ambientali) fu adottata da Oscar Luigi Scalfaro che decise di stabilirsi a metà del suo mandato. Fu utilizzato solo come ufficio da Sandro Pertini e da Francesco Cossiga.