BARI - “Condivido l’hashtag dei comuni virtuosi del Salento: #nicastrosvegliati. E aggiungo: dopo che ti sei svegliato, interrompi questa operazione di strozzinaggio istituzionale ai danni dei cittadini, e in particolare di quelli che più di altri hanno compreso il valore e l’importanza di differenziare i rifiuti. Ciò che mi preoccupa, infatti, oltre alle ricadute economiche su queste persone, derivanti dall’applicazione dell’Ecotassa ai sei comuni più virtuosi della provincia di Lecce (Melpignano, Corigliano, Cursi, Zollino, Carpignano e Castrignano dei Greci), è la ricaduta che questa scempiaggine potrà avere sulla sensibilità dei cittadini. La Regione deve valorizzare gli sforzi di quelli che differenziano, a partire da casa propria, i rifiuti. Invece Nicastro gli sta dicendo che è inutile differenziare. Che non serve a risparmiare.
Poi c’è l’altro aspetto paradossale di questa vicenda. Questi Comuni, la cui responsabilità è la raccolta, vengono penalizzati economicamente perché l’Oga e la Regione non sono state capaci di costruire un impianto di compostaggio, quindi di fare il proprio dovere, che è organizzare lo smaltimento. Siamo all’impazzimento di ogni logica di corretta collaborazione istituzionale. Non possiamo far ricadere il peso dei fallimenti di Oga (e del suo presidente Paolo Perrone) e Regione (dell’assessore Nicastro) sulla testa dei comuni e dei cittadini virtuosi.
Vorrei infine ricordare, siccome non lo dico da oggi, che in mancanza dei necessari impianti di smaltimento, l’ecotassa è un provvedimento ingiusto anche per i Comuni che sono su una bassa percentuale di differenziata. E oggi si rivelano infondate le tesi di chi, come il sindaco di Corigliano, all’inizio di questa vicenda, ritenendosi al sicuro, considerava l’ecotassa come un “incentivo” per i comuni meno virtuosi. Quella posizione era sbagliata, perché bisogna che ogni ente si assuma le proprie responsabilità e che la politica valuti tempestivamente le questioni per quello che sono, con obiettività. Cambiare posizione a seconda del momento o a seconda se qualcosa ti tocca, o meno, non è una buona strategia per vincere nel merito battaglie come questa”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale Pd, Sergio Blasi.
Poi c’è l’altro aspetto paradossale di questa vicenda. Questi Comuni, la cui responsabilità è la raccolta, vengono penalizzati economicamente perché l’Oga e la Regione non sono state capaci di costruire un impianto di compostaggio, quindi di fare il proprio dovere, che è organizzare lo smaltimento. Siamo all’impazzimento di ogni logica di corretta collaborazione istituzionale. Non possiamo far ricadere il peso dei fallimenti di Oga (e del suo presidente Paolo Perrone) e Regione (dell’assessore Nicastro) sulla testa dei comuni e dei cittadini virtuosi.
Vorrei infine ricordare, siccome non lo dico da oggi, che in mancanza dei necessari impianti di smaltimento, l’ecotassa è un provvedimento ingiusto anche per i Comuni che sono su una bassa percentuale di differenziata. E oggi si rivelano infondate le tesi di chi, come il sindaco di Corigliano, all’inizio di questa vicenda, ritenendosi al sicuro, considerava l’ecotassa come un “incentivo” per i comuni meno virtuosi. Quella posizione era sbagliata, perché bisogna che ogni ente si assuma le proprie responsabilità e che la politica valuti tempestivamente le questioni per quello che sono, con obiettività. Cambiare posizione a seconda del momento o a seconda se qualcosa ti tocca, o meno, non è una buona strategia per vincere nel merito battaglie come questa”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale Pd, Sergio Blasi.