C'era anche Rossana Capasso del Circolo Canottieri Barion al raduno Centro-Sud tenuto il 3 ed il 4 gennaio a Sabaudia, nel Lazio, davanti al capo settore femminile della squadra nazionale di canottaggio Claudio Romagnoli. Venti le atlete visionate, proveninenti da Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna ed appartenenti alla categorie Ragazze, Juniores e Seniores, tutte di particolare interesse nazionale: fra queste, a riprova dell'importanza di una simile partecipazione, molte sono state finaliste e medagliate ai campionati del mondo e in manifestazione internazionali di prestigio. Una cerchia in cui la Capasso vorrebbe entrare a pieno titolo, dopo aver retto con disinvoltura all'intenso programma della duegiorni: prove a terra (corsa sui 6 km e circuito a corpo libero) la mattina del primo giorno e pomeriggio in barca per un allenamento di 20 km sulle acque del lago di Paola, ai piedi del Monte Circeo, che hanno visto la 17enne barese adattarsi progressivamente alla sessione di quattro di coppia sottopostale dal tecnico azzurro. L'indomani mattina, di nuovo in acqua, per otto ripetute sui 3000 metri, e 30 km complessivi, compresi riscaldamento e defaticamento. Allenamenti duri che hanno attestato le possibilità della Capasso di sostenere ritmi elevati, anche e sopratutto in vista della preparazione delle prime gare nazionali. “Il confornto con atlete di più alto spessore agonistico – sottolinea l'allenatore Sabino Bellomo che ha seguito l'atleta a Sabaudia – è servito a Rossana per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e per tornare a casa più motivata di prima”.
C'era anche Rossana Capasso del Circolo Canottieri Barion al raduno Centro-Sud tenuto il 3 ed il 4 gennaio a Sabaudia, nel Lazio, davanti al capo settore femminile della squadra nazionale di canottaggio Claudio Romagnoli. Venti le atlete visionate, proveninenti da Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna ed appartenenti alla categorie Ragazze, Juniores e Seniores, tutte di particolare interesse nazionale: fra queste, a riprova dell'importanza di una simile partecipazione, molte sono state finaliste e medagliate ai campionati del mondo e in manifestazione internazionali di prestigio. Una cerchia in cui la Capasso vorrebbe entrare a pieno titolo, dopo aver retto con disinvoltura all'intenso programma della duegiorni: prove a terra (corsa sui 6 km e circuito a corpo libero) la mattina del primo giorno e pomeriggio in barca per un allenamento di 20 km sulle acque del lago di Paola, ai piedi del Monte Circeo, che hanno visto la 17enne barese adattarsi progressivamente alla sessione di quattro di coppia sottopostale dal tecnico azzurro. L'indomani mattina, di nuovo in acqua, per otto ripetute sui 3000 metri, e 30 km complessivi, compresi riscaldamento e defaticamento. Allenamenti duri che hanno attestato le possibilità della Capasso di sostenere ritmi elevati, anche e sopratutto in vista della preparazione delle prime gare nazionali. “Il confornto con atlete di più alto spessore agonistico – sottolinea l'allenatore Sabino Bellomo che ha seguito l'atleta a Sabaudia – è servito a Rossana per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e per tornare a casa più motivata di prima”.