Congedo: scuole salentine al gelo, istituzioni alzino la voce

LECCE - Le scuole del Salento sono al gelo a causa del taglio di risorse e competenze che la riforma Delrio ha effettuato nei confronti delle Province, cui dal primo gennaio competono gli interventi di manutenzione delle strutture scolastiche, ma non più le spese vive di gestione e di funzionamento degli istituti. Critico nei confronti della riforma il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo. “Come ampiamente previsto - puntualizza - la riforma Renzi-Del Rio delle Province si sta rivelando incompleta e sbagliata, insomma un grosso pasticcio. Al di là degli aspetti generali e istituzionali delle competenze e delle risorse, quindi chi fa che cosa e per mezzo di cosa, che costituiscono i problemi di fondo della riforma, sul territorio ne stiamo misurando già gli effetti negativi, di natura per così dire molto pratica e immediata. A Lecce, per esempio, la dubbia destinazione dei dipendenti dell’ente provinciale e di quelli delle società partecipate, l’assegnazione della competenza sui servizi di cui era titolare la Provincia, il problema della Fondazione Ico Tito Schipa che rischia di scomparire cancellando una pagina illustre della cultura del Salento, infine il nodo della gestione degli istituti scolastici, che in questi giorni sono al freddo perché non si capisce chi e con quali risorse debba provvedere al riscaldamento. Quest’ultima, in particolare, sta assumendo i contorni di una questione grottesca, con studenti e docenti in aula con cappotti e sciarpe, di fatto impossibilitati a svolgere le attività consuete.
Immagino - conclude Congedo - non sia questo il modo con cui Renzi intende far ripartire la scuola quando scrive “se riparte la scuola, riparte l’Italia”. La scuola non solo non riparte, ma paga a caro prezzo le scelte di questo Governo. Le istituzioni del territorio probabilmente dovrebbero farsi sentire a voce alta, più di quanto fatto finora”.
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