BRINDISI - Evitare che al danno si aggiunga la beffa, vigilando affinché realmente dal prossimo 19 gennaio parta il servizio mensa dei pasti caldi nelle scuole comunali di Brindisi: è quanto chiede il presidente del gruppo consiliare de La Puglia prima di tutto, Francesco De Biasi.
“Quanto sta accadendo in questi giorni a Brindisi è a dir poco sconcertante – afferma De Biasi – soprattutto perché il Comune sta recitando il ruolo di una moderna Armata Brancaleone che evidentemente oltre a non avere a cuore la salute dei nostri ragazzi non è stata neanche capace di giocare d’anticipo per mettere una pezza alla questione, visto che la sospensione del servizio era stata ampiamente annunciata da metà novembre scorso. E se è vero che questa vicenda è figlia legittima di una battaglia giuridica, è anche vero che l’amministrazione comunale aveva il dovere di intervenire a tempo debito”.
Secondo il presidente De Biasi, è tempo di mettere le carte in tavole, senza ulteriori bluff: “La ditta che si è aggiudicata l’appalto – dice – dovrebbe far provvisoriamente riferimento ad un centro cottura della provincia. Ebbene, basterebbe capire i dettagli nell’interesse dei piccoli utenti e delle loro famiglie per tranquillizzare tutti. Crediamo che sia il minimo dei controlli che si dovrebbero fare, per far tornare la situazione alla normalità e per non aggiungere al danno una inutile beffa. Mangiare panini, come si sta facendo ora in spregio a tutte le indicazioni dei nutrizionisti, non è certamente la scelta giusta, ma non mangiare proprio sarebbe addirittura peggio. Ammesso che il peggio in questa vicenda sia già stato raggiunto…”.
Secondo il presidente De Biasi, è tempo di mettere le carte in tavole, senza ulteriori bluff: “La ditta che si è aggiudicata l’appalto – dice – dovrebbe far provvisoriamente riferimento ad un centro cottura della provincia. Ebbene, basterebbe capire i dettagli nell’interesse dei piccoli utenti e delle loro famiglie per tranquillizzare tutti. Crediamo che sia il minimo dei controlli che si dovrebbero fare, per far tornare la situazione alla normalità e per non aggiungere al danno una inutile beffa. Mangiare panini, come si sta facendo ora in spregio a tutte le indicazioni dei nutrizionisti, non è certamente la scelta giusta, ma non mangiare proprio sarebbe addirittura peggio. Ammesso che il peggio in questa vicenda sia già stato raggiunto…”.