BARI - Un Consiglio regionale gremito di studenti, davanti a rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze Armate e Corpi dello Stato: non potevano esserci presenze più significative per ricordare il Giorno della Memoria 2015 nell’aula del Consiglio regionale pugliese, nel 70° Anniversario della “liberazione” di Auschwitz.
Coinvolgere i ragazzi delle scuole e del Parlamento dei Giovani della Puglia “per non dimenticare”. Questo 27 gennaio “non vuole limitarsi a celebrare solo perché lo richiede una legge dello Stato (211 del 2000), ma serve a riflettere insieme su una pagina oscura della storia dell’uomo”, ha detto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna.
“Il significato del Giorno della Memoria – ha aggiunto – nel corso degli anni deve guardare anche ai guasti di una umanità che nemmeno dopo gli orrori dell’Olocausto si è convinta che per gli uomini e le donne del nostro mondo la sfida oggi è saper costruire la pace”. Il Consiglio regionale continuerà a dialogare con le giovani generazioni, perché questo valore “deve orientare costantemente la formazione dei nostri studenti”.
In un messaggio video, il presidente della Regione Nichi Vendola ha sottolineato il significato della memoria: “che è il dovere del giudizio, la capacità di distinguere il bene dal male”. Quella nazista è stata la più “industria dello sterminio” e negava il “diritto alla vita e alle ragioni degli altri”. Pace e condivisione tra popoli, per Vendola memoria è “ricordare la radice dell’umanità : reagire alla barbarie ritrovando il primato della convivenza delle differenze”.
Al ricordo della Shoah hanno partecipato con i consiglieri regionali e l’assessore regionale Alba Sasso, il generale dell’Esercito Natalino Madeddu, il generale dei Carabinieri Claudio Vincelli, il generale della Guardia di Finanza Giuseppe Vicanolo, il comandante della Direzione Marittima c.amm. Giovanni De Tullio, il colonnello Vincenzo Girardi dell’Aeronautica, il consigliere comunale di Bari Michelangelo Cavone, il presidente dell’Anpi Giorgio Salamanna.
Presenti studenti e insegnanti dell'istituto professionale per i servizi sociali De Lilla di Bari,
del comprensivo statale Massari-Galilei di Bari, del classico De Santis di Manduria, dello scientifico Galileo di Manduria.
Sono intervenuti il prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’IPSAIC, il presidente dell’ANSI Domenico Fracchiolla (Associazione Nazionale Scuola Italiana, nata nel 1946 con obiettivi educativi di alto significato sociale) e la prof.ssa Anna Rosa Pucciarelli, dell'Accademia di Belle Arti di Bari, che ha presentato la grafic novel, un racconto illustrato realizzato nell’ambito del progetto "Tracce della memoria", che ha coinvolto studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con la guida di esperti dell'Accademia.
Non casualmente, le conclusioni sono state affidate al presidente del Parlamento dei Giovani della Puglia, Francesco Intini, che ha offerto il punto di vista dei giovani: il più importante rispetto ai “valori che saranno nella umanità del futuro”.
Coinvolgere i ragazzi delle scuole e del Parlamento dei Giovani della Puglia “per non dimenticare”. Questo 27 gennaio “non vuole limitarsi a celebrare solo perché lo richiede una legge dello Stato (211 del 2000), ma serve a riflettere insieme su una pagina oscura della storia dell’uomo”, ha detto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna.
“Il significato del Giorno della Memoria – ha aggiunto – nel corso degli anni deve guardare anche ai guasti di una umanità che nemmeno dopo gli orrori dell’Olocausto si è convinta che per gli uomini e le donne del nostro mondo la sfida oggi è saper costruire la pace”. Il Consiglio regionale continuerà a dialogare con le giovani generazioni, perché questo valore “deve orientare costantemente la formazione dei nostri studenti”.
In un messaggio video, il presidente della Regione Nichi Vendola ha sottolineato il significato della memoria: “che è il dovere del giudizio, la capacità di distinguere il bene dal male”. Quella nazista è stata la più “industria dello sterminio” e negava il “diritto alla vita e alle ragioni degli altri”. Pace e condivisione tra popoli, per Vendola memoria è “ricordare la radice dell’umanità : reagire alla barbarie ritrovando il primato della convivenza delle differenze”.
Al ricordo della Shoah hanno partecipato con i consiglieri regionali e l’assessore regionale Alba Sasso, il generale dell’Esercito Natalino Madeddu, il generale dei Carabinieri Claudio Vincelli, il generale della Guardia di Finanza Giuseppe Vicanolo, il comandante della Direzione Marittima c.amm. Giovanni De Tullio, il colonnello Vincenzo Girardi dell’Aeronautica, il consigliere comunale di Bari Michelangelo Cavone, il presidente dell’Anpi Giorgio Salamanna.
Presenti studenti e insegnanti dell'istituto professionale per i servizi sociali De Lilla di Bari,
del comprensivo statale Massari-Galilei di Bari, del classico De Santis di Manduria, dello scientifico Galileo di Manduria.
Sono intervenuti il prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’IPSAIC, il presidente dell’ANSI Domenico Fracchiolla (Associazione Nazionale Scuola Italiana, nata nel 1946 con obiettivi educativi di alto significato sociale) e la prof.ssa Anna Rosa Pucciarelli, dell'Accademia di Belle Arti di Bari, che ha presentato la grafic novel, un racconto illustrato realizzato nell’ambito del progetto "Tracce della memoria", che ha coinvolto studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con la guida di esperti dell'Accademia.
Non casualmente, le conclusioni sono state affidate al presidente del Parlamento dei Giovani della Puglia, Francesco Intini, che ha offerto il punto di vista dei giovani: il più importante rispetto ai “valori che saranno nella umanità del futuro”.