Greta e Vanessa, polemica su riscatto

Greta e Vanessa a Ciampino (Foto: Reuters)
ROMA - "Questa mattina all'aeroporto di Ciampino ho dato il bentornato a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo e penso di averlo fatto, oltre che a nome del governo, a nome dell'Italia intera. Sono molto provate, ma sono libere": così il ministro Gentiloni durante una informativa alla camera sul sequestro e la liberazione delle due cooperanti italiane. "Considero inaccettabile che qualcuno abbia detto che Vanessa e Greta se la siano cercata", ha proseguito il ministro degli Esteri, "L'Italia ha bisogno di questi cooperanti e di questi volontari", ha spiegato. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, ha precisato Gentiloni, "non hanno mai informato le autorita' italiane della loro intenzione di raggiungere la Siria, ne' del loro ingresso nel Paese".

Le due italiane "sono state rapite nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto 2014 in un piccolo villaggio nei pressi di Aleppo nell'abitazione di un loro conoscente del luogo, da un nutrito gruppo di uomini armati che ha fatto irruzione nell'abitazione", ha ricostruito il ministro. "Un grande Paese si impegna a proteggere e a salvare la vita dei propri cittadini sequestrati", ha spiegato Gentiloni.
In tema di rapimenti l'Italia si attiene a regole e comportamenti condivisi sul piano internazionale. Non e' una linea del governo ma dell'Italia", ha poi precisato il ministro degli Esteri. "Siamo contrari al pagamento di riscatti e nei confronti degli italiani presi in ostaggio la priorita' e' indirizzata alla vita e all'integrita' fisica", ha aggiunto il ministro. Greta e Vanessa vengono ascoltate in queste ore dai magistrati della procura di Roma in una caserma del Ros.

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