Influenza, triplicati casi in Puglia

BARI - E' triplicato in Puglia, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il numero delle persone ammalate di influenza stagionale il cui numero è stimato dall'Osservatore epidemiologico pugliese in 50-60mila unità.
 Questo perché - viene spiegato - c'è stata una flessione di "un buon 30% delle vaccinazioni" a causa soprattutto della psicosi antivaccini. Il picco di casi è previsto per metà febbraio quando il numero degli ammalati potrebbe salire ancora.
I soggetti maggiormente colpiti sono i neonati e gli anziani.

Emergenza influenza, Lanzilotta (Ncd): “La strada indicata dal ministro Lorenzin è l'unica possibile” - “L’aumento vertiginoso di richieste di intervento e di ricovero, e il vero e proprio assalto a pronto soccorso e ospedali della nostra regione, determinato dal picco stagionale di influenza, deve indurre a qualche riflessione. Intanto sulla grave carenza di personale che si registra praticamente ovunque, e deve indurre ulteriori modifiche e ripensamento della Rete dell’Emergenza-Urgenza. Poi sulla sostanziale sottovalutazione dell’appello lanciato nei mesi scorsi dal Ministro Beatrice Lorenzin a procedere e ricorrere alla vaccinazione anti-influenzale senza panico e ingiustificato allarmismo, dopo il clamore mediatico suscitato da alcune morti erroneamente collegate alla somministrazione del vaccino, e le opportune e tempestive verifiche messe in atto dal Ministero per la Salute che avevano escluso qualsiasi collegamento e che avrebbero dovuto rassicurare sia l’opinione pubblica che gli addetti ai lavori. Il combinato disposto di questi due elementi ci porta a sostenere con ancora più convinzione il Ministro nel suo disegno di sostanziale, profonda e radicale rivoluzione della medicina territoriale, la quale dovrà necessariamente coinvolgere e stimolare i medici di base, ripensare orari e tipologie e metodiche di intervento e prestazioni, aumentare la dotazione tecnica per diagnosi e cure, perché non è più pensabile paralizzare l’attività di interi ospedali, bloccare ricoveri per giorni e giorni per un picco di influenza. Uno sforzo che anche la nostra Regione deve supportare nelle sedi istituzionali preposte, con consapevolezza e decisione, perché la lezione di un presente affannoso e drammatico serva a pianificare un futuro migliore, e per scongiurare il collasso della sanità pubblica”.

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