Juve: basta leziosismi, servono cinismo e attenzione
di Piero Ladisa – Le parole pronunciate lunedì da Max Allegri nella conferenza stampa pre Juve-Inter erano chiare – "La prima dell'anno è sempre difficile, è una partita strana, è come la prima di campionato" – e servivano come monito per i suoi giocatori. Contro la compagine meneghina, i campioni d’Italia in carica hanno mostrato troppa leziosità, poco cinismo e scarsa attenzione nei momenti chiave del match. Una squadra che produce una mole notevole di occasioni da gol, non può chiudere la prima frazione di gioco con un sola rete all’attivo. Se sbagli troppo sotto porta, prima o poi il gol lo becchi e rischi – esponendoti al contropiede avversario per tentare di tornare in vantaggio – anche di perdere una partita che sembrava a senso unico. Analizzando le gare disputate dalla Juve nell’ultimo mese, ci si accorge come i difetti sopra menzionati vengano al pettine come nodi. Due i casi più lampanti: Sampdoria (campionato) e Napoli (Supercoppa). In entrambe le partite i bianconeri erano stati in totale controllo della partita, con diversi match-ball sprecati, finendo poi per essere gelati dalle reti avversarie. In vista del prossimo impegno, in programma domenica sera contro il Napoli al San Paolo, la squadra di Allegri deve ritrovare la mentalità vincente – con essa anche quel pizzico di umiltà che non guasta mai – segno distintivo della Juve dei tre scudetti consecutivi. La Roma – distante un solo punto dalla vetta della classifica – non scherza, pronta ad approfittare di nuovi passi falsi bianconeri.