MILANO - Ancora un presunto caso di evasione fiscale di vip in Italia. La Procura di Milano ha chiesto di processare la cantante Gianna Nannini, accusata di evasione fiscale per quasi 4 milioni di euro. La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm, e' stata trasmessa all'ufficio gip nel dicembre scorso. L'udienza preliminare prenderà il via il 3 marzo davanti al gup.
Con i soldi dell'evasione fiscale di cui e' accusata, Gianna Nannini avrebbe acquistato anche un appartamento a Londra nel quartiere vip di South Kensington. Per recuperare l'equivalente dei quasi 4 milioni di supposte tasse evase, il gip Luigi Criscione aveva disposto nell'aprile scorso il sequestro preventivo di un villa con scuderia e magazzini a Siena.
La cantante avrebbe dribblato il fisco nel 2007-2012 interponendo, tra la propria società milanese Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal, una società di diritto irlandese e una di diritto olandese prive di effettiva struttura, al solo scopo di sottrarre al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti dal vivo, e delocalizzarli in territorio estero a più favorevole tassazione (5% in Olanda, 8% in Irlanda). La Procura le contesta inoltre di aver creato una struttura artificiosa finalizzata a far figurare la società irlandese quale editrice/proprietaria dei diritti di sfruttamento delle canzoni, e la società olandese come licenziataria di questi diritti a favore delle major discografiche (estranee alle contestazioni): in questo modo Nannini avrebbe occultato al fisco italiano i relativi ricavi, non dichiarati ne' da lei ne' dalla Gng Musica srl di cui è proprietaria ed amministratrice unica.
La cantante avrebbe dribblato il fisco nel 2007-2012 interponendo, tra la propria società milanese Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal, una società di diritto irlandese e una di diritto olandese prive di effettiva struttura, al solo scopo di sottrarre al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti dal vivo, e delocalizzarli in territorio estero a più favorevole tassazione (5% in Olanda, 8% in Irlanda). La Procura le contesta inoltre di aver creato una struttura artificiosa finalizzata a far figurare la società irlandese quale editrice/proprietaria dei diritti di sfruttamento delle canzoni, e la società olandese come licenziataria di questi diritti a favore delle major discografiche (estranee alle contestazioni): in questo modo Nannini avrebbe occultato al fisco italiano i relativi ricavi, non dichiarati ne' da lei ne' dalla Gng Musica srl di cui è proprietaria ed amministratrice unica.