Lecce, rinvio a giudizio per Poli Bortone: verità verrà a galla

LECCE - Il gup del tribunale di Lecce ha rinviato a giudizio l'ex sindaco di Lecce e ex senatrice Poli Bortone per concorso in abuso d'ufficio e peculato nell'inchiesta-bis sull'acquisto milionario, da parte del Comune, dei palazzi di via Brenta a Lecce, sedi di uffici e aule del tribunale civile.
Con la Poli Bortone sono state rinviate a giudizio otto persone, tra cui un ex assessore e il rappresentante legale della società costruttrice dei palazzi.
Il processo inizierà il 4 maggio prossimo. "Se dicessi che cado dalle nuvole direi una bugia. Siamo in una fase preliminare, nella quale non vengono vagliate prove e documentazioni, e durante il processo ci sarà la possibilità di andare a fondo e far emergere la verità". L'ex sindaco commenta così la notizia del rinvio a giudizio nei suoi confronti nell'inchiesta sui palazzi di via Brenta, sedi del tribunale civile, acquistati dal Comune di Lecce. "L'accusa di peculato che mi è stata rivolta nascerebbe - prosegue Poli Bortone - dal fatto che il denaro pubblico, nella disponibilità del Comune di Lecce, sarebbe stato speso male e non dal fatto che io mi sarei appropriata di quel denaro. Ho impiegato nove anni della mia vita da sindaco per dare una svolta alla città di Lecce, attraverso un impegno continuo che mi consente di andare in giro a testa alta".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto