MOLFETTA - Ottomila metri quadrati di struttura immersa nel verde tra Molfetta e Terlizzi. 55 persone disabili assistite (40 in servizio residenziale e 15 in servizio diurno) che arrivano da tutta la Puglia e anche da fuori regione, 100 operatori tra dipendenti e consulenti, 25 addetti alla gestione dei servizi generali e 60 volontari attivi. Una piscina per l’idroterapia, molteplici laboratori occupazionali, uno studio dentistico, un’aula di musicoterapia, l’angolo delle coccole, il parco con i percorsi sensoriali. Questa è carta di identità del Centro socio sanitario residenziale per persone sordocieche e pluriminorate psiconsensoriali di Molfetta gestito dal 2007 dalla Lega del Filo d’Oro (associazione che ha compiuto 50 anni di vita nel 2014). La struttura è stata visitata questa mattina dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola accompagnato dagli assessori Donato Pentassuglia e Guglielmo Minervini e accolto dal segretario generale dell’associazione onlus Rossano Bartoli e dal direttore del Centro di Molfetta Sergio Giannulo.
“La Lega del filo d’oro è un punto di eccellenza nel panorama meridionale – ha detto il Presidente Vendola dialogando con i giornalisti al termine della visita al Centro - ed è una eccellenza anche perché ci insegna come si impara a vedere e a sentire che, oltre alle cartelle cliniche, non c’è un’astrazione bensì ci sono le persone. Il Centro di Molfetta è una eccellenza perché ci aiuta a vedere, nelle persone portatrici di gravi disabilità, un punto di vista specifico su come deve essere l’assistenza. Questi pazienti hanno bisogno di percorsi individualizzati, ognuno di loro ha un vissuto unico e particolare e ha bisogno di modalità assistenziali specifiche. E così dovrebbe essere tutta l’accoglienza sociosanitaria. Le persone non sono dei numeri, i loro bisogni vanno conosciuti, interrogati e monitorati e credo che questa struttura ci indica la strada attraverso la quale può evolvere l’intero sistema di assistenza socio sanitario. Per noi Regione è un vanto ed è anche un impegno quello di continuare a sostenere la Lega del Filo d’Oro per quello che fa e per quello che dà”.
Per Vendola, “la buona sanità è quella che produce benessere e che dà del tu al paziente, che lo sa accogliere e che lo sa accompagnare”. “Forse – ha concluso il Presidente - guardare il mondo con gli occhi di uno che non vede, guardare il mondo con il corpo di chi non può correre, serve a capire meglio come funziona la realtà e come possiamo riorganizzarla”. Per l’assessore alla Salute Donato Pentassuglia “questi ragazzi meritano una risposta perché questo è un Centro che salva le famiglie e che salva gli equilibri familiari”. Anche per l’assessore Minervini “è giunto il tempo di dare stabilità e solidità alla prospettiva di crescita del centro e la visita di oggi del Presidente è di buon auspicio”.
“La Lega del filo d’oro è un punto di eccellenza nel panorama meridionale – ha detto il Presidente Vendola dialogando con i giornalisti al termine della visita al Centro - ed è una eccellenza anche perché ci insegna come si impara a vedere e a sentire che, oltre alle cartelle cliniche, non c’è un’astrazione bensì ci sono le persone. Il Centro di Molfetta è una eccellenza perché ci aiuta a vedere, nelle persone portatrici di gravi disabilità, un punto di vista specifico su come deve essere l’assistenza. Questi pazienti hanno bisogno di percorsi individualizzati, ognuno di loro ha un vissuto unico e particolare e ha bisogno di modalità assistenziali specifiche. E così dovrebbe essere tutta l’accoglienza sociosanitaria. Le persone non sono dei numeri, i loro bisogni vanno conosciuti, interrogati e monitorati e credo che questa struttura ci indica la strada attraverso la quale può evolvere l’intero sistema di assistenza socio sanitario. Per noi Regione è un vanto ed è anche un impegno quello di continuare a sostenere la Lega del Filo d’Oro per quello che fa e per quello che dà”.
Per Vendola, “la buona sanità è quella che produce benessere e che dà del tu al paziente, che lo sa accogliere e che lo sa accompagnare”. “Forse – ha concluso il Presidente - guardare il mondo con gli occhi di uno che non vede, guardare il mondo con il corpo di chi non può correre, serve a capire meglio come funziona la realtà e come possiamo riorganizzarla”. Per l’assessore alla Salute Donato Pentassuglia “questi ragazzi meritano una risposta perché questo è un Centro che salva le famiglie e che salva gli equilibri familiari”. Anche per l’assessore Minervini “è giunto il tempo di dare stabilità e solidità alla prospettiva di crescita del centro e la visita di oggi del Presidente è di buon auspicio”.