BARI - “Siamo di fronte ad una norma assolutamente dannosa e scriteriata che cancella con un colpo di spugna il lavoro realizzato negli scorsi tre anni, in modo condiviso fra Governo e Regioni del Mezzogiorno, senza curarsi degli impegni assunti e del contenzioso che la norma inevitabilmente produrrà”. Così la Vicepresidente della giunta regionale pugliese Angela Barbanente commentando il comma 122 della legge di stabilità 2015 che ha introdotto una regola non precedentemente definita, ovvero quella della decurtazione delle risorse in assenza di impegni e, ciò che è più grave, la ha applicata retroattivamente, facendo riferimento a quanto risulta dai sistemi di monitoraggio alla data del 30 settembre 2014. “Nonostante l’assenza di termini per l’utilizzo delle risorse, la Regione Puglia – ha sottolineato la Vicepresidente Barbanente – registra un numero di progetti, con impegni già effettuati, particolarmente elevato, a testimonianza della volontà e capacità del ‘sistema regione’ di operare con celerità per migliorare le condizioni di cittadini e imprese del territorio. E il paradosso è che il comma 122 della legge di stabilità rischia di produrre danni soprattutto nelle situazioni più virtuose, generando contenzioso tra Stato, Regioni ed amministrazioni beneficiarie esterne, in gran parte Comuni, che si vedranno annullare interventi per i quali sono stati sottoscritti convenzioni e disciplinari e sono in corso procedure di gara. Per non parlare poi delle situazioni nelle quali sono stati già aggiudicati i lavori”.
“Il Governo regionale – ha continuato la Barbanente – si batterà con la massima determinazione perché la norma sia corretta nel decreto milleproroghe che sarà presto all’attenzione del Parlamento. Questo, in nome dei principi della certezza delle regole, della programmazione e della leale collaborazione tra istituzioni pubbliche, oltre che dell’esigenza improcrastinabile di salvaguardare quegli interventi necessari per i territori meridionali già programmati, avviati e in corso di realizzazione e di evitare inevitabili contenziosi. E, poiché i danni di questa norma colpiscono l’intero sistema istituzionale e socioeconomico del Mezzogiorno, il Governo regionale lavorerà per aggregare, attorno alla modifica normativa, tutte le forze che, a prescindere dalle appartenenze politiche e dai ruoli istituzionali, hanno a cuore la salvaguardia degli interessi del Mezzogiorno e i principi cardine sopra richiamati”. “In proposito – ha concluso la Barbanente – sentiamo di dover ringraziare la rappresentanza parlamentare che sta affiancando la Regione nelle iniziative che ci vedono impegnati su più fronti a difesa degli interventi per il Sud.”
“Il Governo regionale – ha continuato la Barbanente – si batterà con la massima determinazione perché la norma sia corretta nel decreto milleproroghe che sarà presto all’attenzione del Parlamento. Questo, in nome dei principi della certezza delle regole, della programmazione e della leale collaborazione tra istituzioni pubbliche, oltre che dell’esigenza improcrastinabile di salvaguardare quegli interventi necessari per i territori meridionali già programmati, avviati e in corso di realizzazione e di evitare inevitabili contenziosi. E, poiché i danni di questa norma colpiscono l’intero sistema istituzionale e socioeconomico del Mezzogiorno, il Governo regionale lavorerà per aggregare, attorno alla modifica normativa, tutte le forze che, a prescindere dalle appartenenze politiche e dai ruoli istituzionali, hanno a cuore la salvaguardia degli interessi del Mezzogiorno e i principi cardine sopra richiamati”. “In proposito – ha concluso la Barbanente – sentiamo di dover ringraziare la rappresentanza parlamentare che sta affiancando la Regione nelle iniziative che ci vedono impegnati su più fronti a difesa degli interventi per il Sud.”