Massoni, scontro progressisti-conservatori Ur-Lodges

di Francesco Greco - Diciamolo a mò di premessa: della Massoneria noialtri “ilici”, gente di strada, distratta, abbiamo un’idea germogliata dalle inchieste sulla P2, anni Ottanta, quando emersero gli elenchi (circa 1000 adepti) di “liberi muratori” (giornalisti, militari, politici, imprenditori, tycoon) affiliati alla P2 con cui il Maestro Venerabile Licio Gelli condizionava i destini d’Italia col “Piano di Rinascita Democratico”. Tentò pure di accreditarsi all’Onu. La Commissione d’Inchiesta presieduta da Tina Anselmi smascherò il potenziale eversivo nel giubilo generale (specie a sinistra). E, altra idea che sedimenta nell’immaginario collettivo, dal film di Stanley Kubrick, “Eyes Whide Shut”: orge di incappucciati della New York-wasp.
Ora ecco un saggio (primo di tre parti) con cui un “eretico” ci offre nuove password con cui accedere alla decodificazione di un fenomeno più complesso di quanto si creda. Per dire: non è un fenomeno di destra, conservatore, in certi snodi storici reazionario. Latomisti anche a sinistra. D’Alema “massone provinciale, mediterraneo”. E Napolitano, Gorbaciov, ecc. Berlusconi all’epoca della P2 prese le distanze ironizzando sul suo status di “libero muratore”. In seguito fu rifiutato da una loggia potente, ma se n’è fatta una per conto suo. Massone è Ciampi, ma anche Clinton, e poi Schroeder, Craxi, la Thatcher, Blair, Aznar, Putin, la Merkel. Lo furono Mazzini, Garibaldi, Churchill. Gli ultimi tre premier: Monti, Letta, Renzi.
Leggiamo con un brivido d’inquietudine che questi vorrebbe passare da “apprendista” al gradino successivo, “compagno”. Poi “maestro”? L’azione di governo piace ai “figli della vedova” per la cifra destabilizzante sotto la patina riformista, con cui formatta welfare e ammortizzatori sociali. Flessibilità uguale precarizzazione. Immaginiamo l’imbarazzo a sinistra: prima svezza gli italiani dicendo che i massoni sono cattivi, e ora? Dovrebbe dirci che il Pd è stato “scalato” dai “grembiulini” e le stelle a 5 punte.
E dunque, ce n’è abbastanza per riaprire i file, riempire di altri significanti significanti una ricca semantica che da profani avevamo derubricato a traffici oscuri di materassai tra Villa Wanda e l’America Latina, tra Gelli, Peron e Videla, ecc. Che arruolano vip (Costanzo), generali con le prostate e bunga-bunga per vivacizzare serate di borghesi annoiati in ville di lusso con escort bramose di emozioni forti.
“Massoni”, Società a responsabilità illimitata (La scoperta delle Ur-Lodges), di Gioele Magaldi, Chiarelettere, Milano 2014, pp. 674, € 19.00, ebook € 13.99, Collana “Principio Attivo”, con la collaborazione di Laura Maragnani è stato accolto con favore dai cittadini ansiosi di sapere, con fastidio dal villaggio della comunicazione, che lo ignora, irritato. Peccato, perché attinge a una bibliografia sconfinata, contaminata, trasversale e ha un background polisemico.
E sarebbe un input per riflettere sul fenomeno, che muta pelle con i tempi. Non c’è livore, iconoclastia; al contrario, un approccio freddo, analitico, che sostanzia le conclusioni. Magaldi (Roma, 14 luglio 1971) riscrive la storia della Massoneria moderna da una posizione borderline, fuori dai santuari poiché, se ben capiamo, è in conflitto con quel mondo e il suo enorme potere. Svela scenari sepolti dalla Storia: l’assassinio dei due Kennedy e di Martin Luther King (“Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali”, discorso del 28 agosto 1963 al “Lincoln Memorial”). Tien An Men e le primavere arabe, la crisi di Cuba (Baia dei Porci e, pensiamo, pure il recente avvicinamento con gli Usa). Da Moro e il terrorismo in Italia (Curcio non è Moretti) al Muro di Berlino alla “Restaurazione neonazista” in Europa. Dà un ruolo al “Venerabile Draghi” (affiliato alle Ur-Lodges Pan-Europa, Edmunde Burke, Three-Eyes, Compass Star-Rose, Stella Ventarum, White Eagles) che “che ridisegna la società in senso feudale” e a Renzi (“burattino fiorentino”) con la sua “rivoluzione copernicana”.
Non lo sapevamo: preti e prelati aderiscono alla “Ecclesia”. Ma la massoneria è compatibile con il messaggio cristiano, al tempo di Francesco? Urge saperlo. Prospettiva 2016: l’elezione di Jeb Bush, un “guerrafondaio” espressione della potente lobby delle armi potrebbe riversare sull’Europa “leggi liberticide”, spingerla nella tolkieniana Terra Oscura.
Questo saggio (in attesa dei successivi tomi), ci fa cadere le ragnatele dagli occhi e spiega la dinamica dei risvolti della politica e la Storia. Se lo strapotere delle logge oggi, XXI secolo, al tempo del web, sia compatibile con la democrazia, l’economia, i popoli (“ilici”) e i loro destini, o se, al contrario, ne lacera il tessuto intimo, è tema su cui si potrebbe attivare una pacata riflessione. Invece ci si gira dall’altra parte, sport nazionale. Se Keynes e Giovanni XXII erano massoni “progressisti”, così non possiamo dire di B., e manco di Renzi (chiuso nel quadrilatero Verdini-Napolitano-B.). Delle loro performance leggeremo nei tomi futuri?