di Marco Masciopinto - Il rocker pugliese Michele Cortese, ex componente degli Aram Quartet, a febbraio volerà in Cile dove gareggerà al Festival-evento di Viña del Mar in Cile, con il suo nuovo singolo ‘Per fortuna’. Il brano, ricco di sentimenti ed emozioni, è accompagnato anche dal videoclip realizzato dal regista Federico Mudoni nel Salento, nel suggestivo centro storico di Lecce.
Come ci si sente ad essere l'unico artista italiano in gara al Festival di Vina del Mar in Cile?
‘’Mi sento inorgoglito, carico, emozionato, felice’’.
Sul palco presenterai il tuo nuovo singolo 'Per Fortuna'. Di cosa racconta?
"Per fortuna", un brano composto per me dal mio amico e collaboratore Franco Simone, racconta i miracoli dell'amore sussurrato, urlato, cercato, trovato, scolorito, poi rinvigorito, rinato, riacceso "come un cielo rosso alla fine del giorno"..
Molti cantautori come te, esportano la loro musica anche all'estero. In Italia è sempre più difficile farsi spazio?
‘’Ahimè è abbastanza difficile. È evidente che stiamo vivendo un periodo di particolare appiattimento culturale anche se, per fortuna, l'Italia resta sempre portatrice sana di bellezza’’.
Dopo lo scioglimento degli Aram Quartet cosa è successo?
‘’Ho un po' rimescolato le carte in tavola, mi sono rimesso in gioco artisticamente, reinventato professionalmente, ho scritto e pubblicato due dischi da solista e suonato tanto in giro (che è poi la cosa che amo fare di più in questo mestiere)’’.
Non credevi più nel progetto?
‘’Non ci credevamo più tanto, si era persa un po' di magia ed entusiasmo e dal punto di vista discografico venivano abbastanza trascurati da chi avrebbe dovuto in teoria seguirci’’.
Il Festival di Sanremo? Non ti sei proposto?
‘’Sì, ma non mi hanno preso, purtroppo... o per fortuna?’’.
Come ci si sente ad essere l'unico artista italiano in gara al Festival di Vina del Mar in Cile?
‘’Mi sento inorgoglito, carico, emozionato, felice’’.
Sul palco presenterai il tuo nuovo singolo 'Per Fortuna'. Di cosa racconta?
"Per fortuna", un brano composto per me dal mio amico e collaboratore Franco Simone, racconta i miracoli dell'amore sussurrato, urlato, cercato, trovato, scolorito, poi rinvigorito, rinato, riacceso "come un cielo rosso alla fine del giorno"..
Molti cantautori come te, esportano la loro musica anche all'estero. In Italia è sempre più difficile farsi spazio?
‘’Ahimè è abbastanza difficile. È evidente che stiamo vivendo un periodo di particolare appiattimento culturale anche se, per fortuna, l'Italia resta sempre portatrice sana di bellezza’’.
Dopo lo scioglimento degli Aram Quartet cosa è successo?
‘’Ho un po' rimescolato le carte in tavola, mi sono rimesso in gioco artisticamente, reinventato professionalmente, ho scritto e pubblicato due dischi da solista e suonato tanto in giro (che è poi la cosa che amo fare di più in questo mestiere)’’.
Non credevi più nel progetto?
‘’Non ci credevamo più tanto, si era persa un po' di magia ed entusiasmo e dal punto di vista discografico venivano abbastanza trascurati da chi avrebbe dovuto in teoria seguirci’’.
Il Festival di Sanremo? Non ti sei proposto?
‘’Sì, ma non mi hanno preso, purtroppo... o per fortuna?’’.