di Luca Losito - Dalla psicoanalisi di Silvio (“Questa rosa non la cambio con nessuno, è il top in Italia”) allo psicodramma di Roma il passo è stato breve, anzi brevissimo. Le dichiarazioni farneticanti del patron rossonero sono il contorno beffardo che ogni buon tifoso deve beccarsi, esausto, mentre vede la sua squadra del cuore vivere l'ennesimo momento drammatico. E il 3-1 della Lazio scalfisce ancor più le speranze europee.
Una gara, quella dell'Olimpico, che per certi versi ha ricordato molto quella di Torino, dove però lo sparo a salve della fanteria granata aveva risparmiato gli uomini di Inzaghi. Gli aquilotti, invece, con Klose e Parolo, addirittura protagonista di una doppietta, hanno sotterrato il vantaggio iniziale firmato da Menez, e hanno così archiviato il match con la loro folata di inizio ripresa. Al contropiede finalizzato dal francesino, al 4', ha risposto prima Parolo con una bella volée, poi Klose, beneficiando dello svarione di un Montolivo ancora lontano dalla migliore condizione, e infine ancora Parolo, lasciato solo in area. Le difficoltà difensive sono riemerse, anche se sono sembrate più gravi le lacune di squadra.
Non sappiamo se sia un bene o un male, ma martedì questa squadra ritorna in campo, ancora contro la Lazio. Inzaghi scricchiola, com'è giusto che sia, anche se le colpe del tecnico, tra i meno pagati in Serie A, sono minime in un contesto che vede le concorrenti rinforzarsi e il Milan fermo al palo ad ascoltare le psiconalitiche insinuazioni di un presidente che ormai di buono potrebbe fare una sola cosa: passare mano. Moratti docet.
Una gara, quella dell'Olimpico, che per certi versi ha ricordato molto quella di Torino, dove però lo sparo a salve della fanteria granata aveva risparmiato gli uomini di Inzaghi. Gli aquilotti, invece, con Klose e Parolo, addirittura protagonista di una doppietta, hanno sotterrato il vantaggio iniziale firmato da Menez, e hanno così archiviato il match con la loro folata di inizio ripresa. Al contropiede finalizzato dal francesino, al 4', ha risposto prima Parolo con una bella volée, poi Klose, beneficiando dello svarione di un Montolivo ancora lontano dalla migliore condizione, e infine ancora Parolo, lasciato solo in area. Le difficoltà difensive sono riemerse, anche se sono sembrate più gravi le lacune di squadra.
Non sappiamo se sia un bene o un male, ma martedì questa squadra ritorna in campo, ancora contro la Lazio. Inzaghi scricchiola, com'è giusto che sia, anche se le colpe del tecnico, tra i meno pagati in Serie A, sono minime in un contesto che vede le concorrenti rinforzarsi e il Milan fermo al palo ad ascoltare le psiconalitiche insinuazioni di un presidente che ormai di buono potrebbe fare una sola cosa: passare mano. Moratti docet.
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