BARI - Più controlli sulle certificazioni delle navi traghetto italiane per migliorare la sicurezza nel Mediterraneo ed evitare così nuove tragedie come quella della Norman Atlantic. E' quanto ha chiesto l'eurodeputata M5S Rosa D'Amato nel corso del suo intervento alla commissione Trasporti del Parlamento europeo a Bruxelles.
"C'è un documento confidenziale della Commissione europea che già cinque anni fa puntava il dito contro la flotta italiana, considerata obsoleta e rischiosa - dice D'Amato - Su 200 navi traghetto in servizio sulle rotte nazionali, ben il 45 per cento aveva più di 20 anni un lustro fa e la situazione da allora non è migliorata, anzi. Molti di questi traghetti - continua l'europarlamentare - sono stati modificati e snaturati per essere funzionali alle nuove esigenze di trasporto. Ma così facendo sono diventati più vulnerabili, come il caso Norman Atlantic ha dimostrato".
Per tutte queste ragioni, ha proseguito D'Amato, "occorre che ci sia un controllo maggiore sulle certificazioni rilasciate dall'Italia come dagli altri stati membri dell'Ue".
Per quel che riguarda il mar Adriatico, ha sottolineato in chiusura l'eurodeputata, "il Parlamento sta attualmente lavorando sulla definizione della Strategia della Macro regione adriatico-ionica che per sua stessa natura ha un forte accento sui trasporti marittimi". In tal senso, "all'interno della rete TEN-T è necessario un corridoio che colleghi Ancona a Bari, corridoio che a oggi manca".
"C'è un documento confidenziale della Commissione europea che già cinque anni fa puntava il dito contro la flotta italiana, considerata obsoleta e rischiosa - dice D'Amato - Su 200 navi traghetto in servizio sulle rotte nazionali, ben il 45 per cento aveva più di 20 anni un lustro fa e la situazione da allora non è migliorata, anzi. Molti di questi traghetti - continua l'europarlamentare - sono stati modificati e snaturati per essere funzionali alle nuove esigenze di trasporto. Ma così facendo sono diventati più vulnerabili, come il caso Norman Atlantic ha dimostrato".
Per tutte queste ragioni, ha proseguito D'Amato, "occorre che ci sia un controllo maggiore sulle certificazioni rilasciate dall'Italia come dagli altri stati membri dell'Ue".
Per quel che riguarda il mar Adriatico, ha sottolineato in chiusura l'eurodeputata, "il Parlamento sta attualmente lavorando sulla definizione della Strategia della Macro regione adriatico-ionica che per sua stessa natura ha un forte accento sui trasporti marittimi". In tal senso, "all'interno della rete TEN-T è necessario un corridoio che colleghi Ancona a Bari, corridoio che a oggi manca".