"Spareremo acqua nebulizzata all'interno dei vari comparti della nave utilizzando un cannone ad altissima pressione. Credo che questa operazione si avvierà domani". A sostenerlo il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, al termine di un incontro che si è svolto presso la Capitaneria di porto di Brindisi con i tecnici e con il pm Ettore Cardinali, per spegnere le fiamme sull'imbarcazione.
Ma non finiscono qui gli interventi sulla nave traghetto. Sarà praticato, infatti, secondo quanto stabilito stamani in Capitaneria, un foro di circa un metro nella parete sinistra della nave ormeggiata a Brindisi, tranciando le lamiere, al livello del ponte tre, per attivare poi un cannone che spara acqua nebulizzata ad alta pressione. A riferirlo il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Angiuli, al termine dell'incontro con i tecnici e con il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, e i sostituti Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano. "Nei ponti 3, 2 e 1 c'è ancora fuoco vivo, in fase nascosta ma sempre presente, le temperature rilevate ieri sono di 180 gradi. Vanno attuate soluzioni drastiche. Attraverso quel foro - ha spiegato Angiuli - potremo gettare acqua nebulizzata ad alta o media pressione che ci garantisce lo spegnimento dell'incendio senza alcuna conseguenza per lo stato dei luoghi ai fini delle indagini". Ad occuparsene sarà una ditta di Taranto
Ma non finiscono qui gli interventi sulla nave traghetto. Sarà praticato, infatti, secondo quanto stabilito stamani in Capitaneria, un foro di circa un metro nella parete sinistra della nave ormeggiata a Brindisi, tranciando le lamiere, al livello del ponte tre, per attivare poi un cannone che spara acqua nebulizzata ad alta pressione. A riferirlo il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Angiuli, al termine dell'incontro con i tecnici e con il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, e i sostituti Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano. "Nei ponti 3, 2 e 1 c'è ancora fuoco vivo, in fase nascosta ma sempre presente, le temperature rilevate ieri sono di 180 gradi. Vanno attuate soluzioni drastiche. Attraverso quel foro - ha spiegato Angiuli - potremo gettare acqua nebulizzata ad alta o media pressione che ci garantisce lo spegnimento dell'incendio senza alcuna conseguenza per lo stato dei luoghi ai fini delle indagini". Ad occuparsene sarà una ditta di Taranto